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S. Teresa: abbiamo misurato l'emergenza spiaggia
di Salvatore Coglitore | 15/06/2013 | AMBIENTE
di Salvatore Coglitore | 15/06/2013 | AMBIENTE
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Il tema dell'erosione della spiaggia, sollevato dalla nostra inchiesta, ha suscitato un ampio dibattito nel comprensorio jonico. Vi riportiamo il parere dell'architetto Salvatore Coglitore che nei giorni scorsi ha perlustrato la spiaggia di S. Teresa di Riva facendo delle interessanti scoperte basate su rilevamenti. Da premettere che quest’anno le mareggiate hanno letteralmente “scavato” la spiaggia e, mentre negli anni passati c’era sempre a fine stagione invernale la mareggiata finale “riempitiva” e che quindi compensava quanto prima scavato, quest’anno questa mareggiata salvatrice non c’è stata, almeno fino ad oggi.Questi i rilevamenti:- Barracca, piazzetta Galassiopea, dislivello m.4,00, larghezza spiaggia m.25,00.- Centro, piazzetta Gambero, dislivello m.5,50, larghezza spiaggia m.10,50.- Bucalo, piazzetta Sirena, dislivello m.2,50, larghezza spiaggia m. 35,00.Queste misure confermano concretamente quanto già visibilmente si può notare sui luoghi. Praticamente, il dislivello tra la piazzetta del Centro con quella di Bucalo è di 3,00 metri (5,50-2,50) mentre la differenza di lunghezza della spiaggia è di ben 25 metri!!! (35,00-10,50).Ecco alcune considerazioni personali in base a quanto osservato in questi anni ed anche a quanto ci tramanda l’esperienza degli anziani pescatori. A Bucalo la spiaggia ha sempre “tenuto” grazie, sia alle tre barriere frangiflutti (vedi cartolina in basso) posizionate in modo tale che sia lo scirocco che il grecale, frenino e nel contempo accumulino la sabbia, ma anche grazie al naturale ripascimento del Torrente Savoca (fortunatamente non imbrigliato). A Barracca, dopo anni di erosione, negli ultimi tre anni, grazie ad almeno tre fattori, la spiaggia è tornata quella degli anni passati. I tre fattori sono questi: le briglie di cemento realizzate nel torrente Agrò nel 1984-85 si sono, fortunatamente, consumate, vuoi per il continuo scorrimento delle acque ma anche per la qualità del cemento, quindi l’acqua non fa più il salto, ma scorre come se la briglia non esistesse! La natura vede e provvede! (vedi foto in basso) E quindi, grazie anche alla piovosità degli ultimi anni, l’apporto di sabbia verso il mare è tornato ad essere naturale. Basta guardare la foce del torrente Agrò dopo ogni acquazzone la lingua di spiaggia che si viene a creare oltre il profilo della spiaggia è di circa 20-50 metri! E per ultimo, grazie anche al ripascimento che è stato fatto nel 2009 a S. Alessio, che a poco a poco lo scirocco ha spalmato in parte nella spiaggia di Barracca.Come confermato dalle misure, la zona altamente critica è quella del Centro di S. Teresa, che va all’incirca dalla via del Gambero fino alla via del Lavoro. La soluzione immediata resta il ripascimento, prelevando la sabbia dagli alvei dei torrenti Agrò e Savoca, ma la soluzione a lungo tempo, resta, secondo il mio modesto parere, la collocazione di frangiflutti posizionati a spina di pesce, come fatto nel 1974 a Bucalo. Considerazione finale. Il principale nemico delle nostre spiagge restano le forti sciroccate invernali, che spalmano, lentamente ma inesorabilmente, la sabbia da S. Alessio verso Alì Terme; e questo è un fenomeno naturale. La nostra spiaggia ha da sempre sofferto questo vento africano (‘u sciruccazzu). Infatti, come si nota da antiche immagini, ai primi del ‘900, quindi poco più di 100 anni addietro, lo scoglio a largo di S. Alessio era raggiungibile a piedi, mentre già nel 1943 c’era una lingua di terra che arrivava fino a metà e lo scoglio non era più raggiungibile. Oggi lo scoglio dista dalla spiaggia circa 60 metri! Ecco come potrebbe essere S. Teresa fra qualche anno se ... Vedi anche la video-inchiesta qui sotto.
Ecco quanto riscontrato domenica 9 giugno 2013, nel corso di un sopralluogo lungo la spiaggia di S. Teresa di Riva. Considerato che la via Lungomare è praticamente tutta alla stessa quota, il riferimento per i rilevamento è uguale per tutti. Ho preso alcune misure in altezza e lunghezza, in tre punti diversi della spiaggia, a Bucalo, in corrispondenza della piazzetta Sirena, al Centro, nella piazzetta Gambero e a Barracca, nella piazzetta Galassiopea. Ho scelto di prendere le misure proprio in corrispondenza delle tre piazzette, poiché queste aree si sono dimostrate in questi anni i punti più vulnerabili all’erosione della spiaggia.