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S. Teresa. Raccolta rifiuti, da gennaio si rischia lo stop: salta l'accordo sui lavoratori
29/12/2016 | AMBIENTE
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Lavoratori impegnati nella raccolta porta a porta
Dal primo gennaio il servizio di raccolta rifiuti a Santa Teresa di Riva rischia lo stop. È quanto emerso nell’incontro convocato oggi presso la sede dell'Ato Messina 4 a Trappitello (Taormina) da Cisl e Fit Cisl per discutere della situazione dei lavoratori impiegati nei servizi di raccolta differenziata porta a porta. Grandi assenti la Srr Città Metropolitana e il Comune di S. Teresa. “Sinora per il servizio di raccolta rifiuti nel comune jonico, a causa della mancata attuazione della Legge regionale 9/10 e della poco chiara applicazione della norma che disciplina Aro e Srr, si era ovviato per colmare un vuoto temporale adottando un comando provvisorio dei lavoratori in capo alla ditta che gestisce l'appalto, l’Ecologica Scarl, da parte dell'Ato Messina 4 nelle more del completamento dell'iter del transito del personale alla Srr Città Metropolitana – spiegano il responsabile zonale della Cisl, Valerio Bernava, e il segretario provinciale Fit Cisl, Lillo D’Amico. Così si esaspera ancora di più la situazione e, vista la scadenza del verbale di comando al prossimo 31 dicembre, si rischia di provocare un grave disservizio per i cittadini di S. Teresa già dal primo gennaio con l'interruzione di un servizio essenziale. E la beffa è quella di dover pagare il doppio per i costi dovuti all’eventuale assunzione di personale oltre a quello previsto”. I sindacati avevano proposto la proroga della situazione attuale con il comando dei lavoratori fino al 15 gennaio ma non hanno incontrato la disponibilità né del soggetto liquidatore, inibito a promuovere atti gestionali, né del commissario straordinario Srr Ettore Ragusa, seppur dotato di poteri sostitutivi. “Proposta che non è stata raccolta – aggiungono Bernava e D’Amico – e questo fa risaltare ancor più l’inadeguatezza dell’assetto regionale in merito alle vicende di gestione della vertenza. Una mancanza di responsabilità che denota una totale mancanza di rispetto della dignità dei 15 lavoratori oggetto del verbale di comando, che da un giorno all'altro si vedrebbero riassorbiti all'interno dell'Ato Messina 4 in liquidazione nonostante già da sei mesi lavorino in maniera produttiva e qualificante presso l'Aro di Santa Teresa di Riva svolgendo l’attività di raccolta differenziata porta a porta”. La pianta organica della Srr ha confermato i 15 lavoratori per S.Teresa, anche se la stessa Società di regolamentazione dei rifiuti ha chiesto al Comune la copertura finanziaria per 18,2 lavoratori, che determinerà dunque una situazione di esubero, senza però ricevere risposta dall’Ente santateresino. “La vicenda di S. Teresa di Riva – aggiunge il segretario regionale della Fit Cisl, Dionisio Giordano – è la cartina di tornasole di una situazione che ha responsabilità chiare in capo a presidenti di Srr, sindaci di comuni e Regione Sicilia. Tutti spettatori passivi, inadeguati, causa del caos generalizzato sul sistema rifiuti con la logica conseguenza che a pagare dazio sono solo i lavoratori e i servizi ai cittadini. Riproponiamo ancora una volta l’esigenza di un commissariamento della Sicilia sul tema dei rifiuti”.