Sant'Alessio, i giovani del Servizio civile ripuliscono l'anfiteatro lasciato nel degrado
di Gianluca Santisi | 30/05/2019 | AMBIENTE
di Gianluca Santisi | 30/05/2019 | AMBIENTE
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I volontari impegnati nella giornata ecologica
Giovani volontari del Servizio civile nazionale di Sant’Alessio hanno ripulito dai rifiuti l’area dell’anfiteatro nel corridoio ecologico dell’Agrò. Lo hanno fatto al di fuori delle loro ore ufficiali di servizio, come ulteriore segno di attenzione verso il territorio alessese e le problematiche ambientali. L’iniziativa è nata da un’idea del consigliere comunale Rosario Trischitta, subito sposata dai volontari che armati di guanti e sacchi per l’immondizia, hanno rimosso dall’area verde una notevole quantità di rifiuti. Assente il consigliere Trischitta, impegnato in “missione” a Palermo negli uffici della Regione, le operazioni sono state seguite dal vicesindaco Franco Santoro, che si è complimentato con i ragazzi per la loro iniziativa. Nei giorni scorsi l’area era stata interessata da operazioni di sfalciatura dell’erba a cura dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, cui si era rivolto il Comune di Sant’Alessio. Ma i rifiuti “riportati alla luce” dopo il taglio dell’erba alta erano rimasti sul posto. Così i giovani volontari del servizio civile si sono dati da fare ed hanno rimosso cocci di vetro, plastica, cartacce e quant’altro, restituendo dignità all’ingresso lato S. Alessio del corridoio ecologico. “Abbiamo deciso di spendere delle ore di volontariato per la pulizia del nostro paese - spiega Vivian Camellini - e in particolare abbiamo iniziato dall’area ecologica. Abbiamo trovato una situazione pericolosa, soprattutto per i bambini, a causa della presenza di vetro e altri rifiuti. Un vero peccato perché si tratta di un’area utilizzata da tante famiglie dei comuni della Val d’Agrò così come dai vacanzieri”. Nelle prossime settimane i volontari del servizio civile in forza al Comune si occuperanno anche della pulizia della spiaggia. Intanto, rimane il problema della mancanza di una gestione coordinata del corridoio ecologico. Il parco, che sorge su un’area demaniale sulle due sponde del torrente Agrò, è lasciato quasi interamente in condizioni di degrado e abbandono. Anche accanto all’anfiteatro che sorge nella cittadina del Capo, nonostante i recenti interventi di pulizia, è possibile notare gli evidenti segni dell’incuria: erba alta e secca con il conseguente rischio incendi, gazebo privi della necessaria manutenzione, così come il ponte pedonale in legno che collega le due sponde dell’Agrò. I comuni interessati (oltre a S. Alessio, il corridoio interessa i territori di S. Teresa, Savoca, Casalvecchio, Forza d’Agrò e Antillo) dovrebbero sedersi intorno ad un tavolo e cercare una soluzione gestionale, prima che sia davvero troppo tardi.