Savoca, bassa differenziata e utenti indisciplinati: scattano controlli sul porta a porta
di Andrea Rifatto | 20/05/2018 | AMBIENTE
di Andrea Rifatto | 20/05/2018 | AMBIENTE
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I controlli di ieri sui rifiuti
A quasi un anno dall’avvio del porta a porta con i bidoni per la raccolta differenziata, a Savoca permangono ancora criticità nel conferimento dei rifiuti solidi urbani da parte dei cittadini. La percentuale di differenziata è al 22,6% (ultimo dato noto del mese di marzo) e gli utenti commettono errori nei conferimenti che costringono il Comune a intervenire. Ma da adesso, come avverte il Comune, sarà tolleranza zero. Ieri, giornata dedicata al conferimento dell’indifferenziato, sono stati effettuati i controlli da parte della Polizia municipale e del personale dell’Ato Me4 addetto alla raccolta e in numerosi casi lo svuotamento del cestello non è avvenuto in quanto il materiale presente all’interno non era conforme. Ciò è stato comunicato ai cittadini con un foglio affisso sopra il contenitore, con l’avvertenza che il ripetersi di tali condotte comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento comunale. La situazione più critica è emersa nella frazione San Francesco e Rina, con buste e sacchi abbandonati indiscriminatamente in strada e negli angoli delle vie. Proprio per incrementare i controlli il mese scorso la Giunta del sindaco Nino Bartolottta ha stanziato 25mila euro per predisporre interventi e azioni di potenziamento del servizio, vigilanza e verifica delle modalità/tipologie del rifiuto conferito, ai fini dell’incremento delle percentuali, e azioni di prevenzione/repressione dell’abbandono di rifiuti. L’Amministrazione ha quindi seguito quanto previsto in due ordinanze del presidente della Regione siciliana e ha affidato al Corpo di Polizia municipale, affiancato dai volontari della Protezione civile, il controllo del servizio di raccolta differenziata e dei fenomeni di abbandono dei rifiuti. Senza contare le difficoltà dovute al fatto che nonostante il vasto e frastagliato territorio di Savoca, il servizio è gestito con sole due unità di personale e modesti automezzi, di cui uno a nolo con ulteriori costi a carico del Comune, e che fin dall’avvio del servizio l’Ato Me4 non è stata, e non è, nelle condizioni di garantire un efficiente sistema di raccolta e vigilanza e controllo sulle modalità di conferimento, vista l’insufficienza di risorse strumentali e umane. A tutto ciò si aggiunge il fatto che i Comuni che non raggiungeranno entro il 31 maggio il 35% di raccolta differenziata rischiano una stangata in quanto dovranno sobbarcarsi i costi di trasferimento fuori regione dei rifiuti che non potranno essere conferiti nelle discariche siciliane. Il costo aggiuntivo che bisognerà reperire per trasferire gli scarti (circa 20 milioni di euro l’anno) verrà spalmato sui Comuni non virtuosi, cioè quelli che non raggiungeranno entro fine mese il 35% di differenziata e che saranno autorizzati a conferire nelle discariche siciliane una quantità di rifiuti non superiore al 70%. E tra questi anche Savoca se non correrà presto ai ripari. “A S. Teresa ci sono riusciti ad avere dei risultati – commenta un savocese – perché a Savoca non è possibile?”