Giovedì 25 Aprile 2024
La proposta di Archeoclub


Un parco lineare tra le abbazie di Casalvecchio e Itala

di Sikily News | 09/06/2013 | AMBIENTE

4153 Lettori unici | Commenti 1

La riviera jonica vista da Alì Terme (foto Roberto Cicala)

“La via dei Basiliani” diventerà un parco naturale. È una nuova proposta per uno sviluppo della fascia compresa tra le abbazie basiliane di Casalvecchio e Itala, attraversando a mezza costa il territorio di 10 comuni, sfruttando sotto il profilo turistico l’ambiente ed il paesaggio che la natura offre. La ipotesi progettuale di questo “parco lineare” viene dall’Archeclub Area Jonica che la “coltiva” sin dal 2002 e che è stata presentata per grandi linee, a Villa Ragno,  nel corso di un incontro organizzato dal  Polo catastale di S. Teresa di Riva con la collaborazione dell’Osservatorio dei beni culturali e la sezione Cai di Messina. Il progetto-proposta è stato curato dagli architetti Sebastiano Cavallaro e Giuseppe Cannetti e viene ora rilanciato con la speranza che trovi la adeguata attenzione da parte degli organi preposti.

Sulle orme dei nostri nonni

Quest’area  potrebbe diventare un parco naturale in cui riscoprire la viabilità storica del territorio che unisce le due abbazie, valorizzando i centri medievali dell’interno, i vecchi casali abbandonati facendoli diventare punti di accoglienza e di sosta, riscoprendo luoghi incontaminati e di grande bellezza paesaggistica. Il tracciato stradale c’è già. Erano i sentieri utilizzati dai nostri nonni per spostarsi da un paese all’altro quando l’unico mezzo di locomozione a buon mercato erano le gambe. Sentieri e trazzere che sono collegate a pettine alla litoranea e quindi il percorso è raggiungibile da qualsiasi punto, ma che andrebbero sistemate, attrezzate, rese fruibili con una segnaletica appropriata,in tutta sicurezza laddove è necessario intervenire senza stravolgere la bellezza dei luoghi.

Un percorso tra natura, monumenti e panorami mozzafiato

Una “via” che si può sfruttare  per passeggiate a piedi, in moto, a cavallo, in fuoristrada utilizzando sia la parte già asfaltata nel tratto da Itala ad Alì, sia quella sterrata da Alì a Misserio a Casalvecchio. Tagliando la costa jonica longitudinalmente ad una altezza massima sul livello del mare di 600 metri godendo anche delle bellezze ambientali, architettoniche e faunistiche che questo territorio offre. Il progetto potrebbe estendersi sino ad interessare 19 comuni della costa jonica messinese per una superficie complessiva di 270 chilometri quadrati. E’ un itinerario di 20 km. che interessa i bacini idrografici del versante orientale dei Peloritani. L’area, però, si presenta con molti segni di degrado a causa del progressivo abbandono e del dissesto idrogeologico. Si tenta il recupero con un progetto a basso impatto ambientale cercando di preservare al massimo l’ambiente e di utilizzare moderne tecniche di ingegneria ambientale. E’ infatti prevista una strada naturale con strati di terra stabilizzata con uno speciale composto che consente di avere una strada con caratteristiche di alta permeabilità, durabilità e stabilità. E’ una proposta che punta al recupero fisico della memoria storica degli antichi sentieri con un itinerario turistico e culturale che unisce le comunità che ospitarono i monaci basiliani che hanno impresso un segno significativo allo sviluppo dei centri collinari della riviera jonica. Si può cominciare subito e nel giro di un paio d’anni renderlo operativo almeno nella parte essenziale. L’investimento sarebbe di 15-16 milioni di euro con fondi europei. Il “vero” problema sarà mettere d’accordo i sindaci dei 19 comuni del parco, da Itala sino a Gallodoro, passando per Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Nizza, Pagliara, Mandanici, Roccalumera, Furci, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio, Forza D’Agrò, Limina, Antillo, Roccafiorita, Savoca, Scaletta. L’impresa più ardua è proprio questa.

Guarda qui sotto la fotogallery con alcuni dei panorami e degli straordinari monumenti che si potranno incontrare lungo il percoso (tutte le foto sono di Roberto Cicala)

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Più informazioni: sviluppo  casalvecchio  itala  


COMMENTI

MASSIMO LUCIANO CRISAFULLI | il 15/06/2013 alle 11:34:16

Davvero suggestivo questo progetto, speriamo sia attuabile. Sarebbe finalmente valorizzato un intero territorio (bellissimo) pieno di tesori dimenticati o peggio ancora sconosciuti.

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