Giovedì 21 Novembre 2024
Si chiude la gestione Ato con l'avvio dell'Aro comunale. Risparmi per Comune e cittadini


Verso l'addio ai cassonetti: a S. Teresa parte la raccolta porta a porta

di Andrea Rifatto | 09/01/2016 | AMBIENTE

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Entro giugno prevista l'eliminazione totale dei cassonetti

Partirà il prossimo 1 febbraio il nuovo ciclo dei rifiuti solidi urbani a S. Teresa di Riva. La novità più importante è rappresentata dall’avvio del sistema di raccolta differenziata porta a porta, che nel giro di sei mesi manderà in pensione i cassonetti posizionati sulle strade in quella che sarà una vera e propria “rivoluzione ambientale”. Nei prossimi giorni si concretizzerà il passaggio dall’Ambito territoriale ottimale Me4 (Ato), che dal 2002 si occupa del servizio in 32 comuni della fascia jonico-alcantarina, al nuovo Ambito di raccolta ottimale (Aro), che riguarderà esclusivamente il territorio santateresino, in quanto l’Amministrazione ha deciso di procedere in via autonoma così come consentito dalla legge ai centri con popolazione superiore ai 5mila abitanti. Il Piano di gestione redatto dal Comune è stato approvato dalla Regione Siciliana il 5 marzo 2014 e nel settembre scorso si è arrivati alla gara d’appalto espletata dall’Urega di Messina, con la quale è stato affidato all’associazione temporanea di imprese Onofaro-Multiecoplast-Caruter (Naso-Torrenova-Brolo) il servizio di spazzamento stradale, raccolta e trasporto a smaltimento dei rifiuti urbani e speciali assimilati per un periodo di sette anni, per un importo di 6.599.312,55 euro oltre Iva e oneri sicurezza sull’importo a base d’asta di 7.315.500 euro. “Mercoledì 13 gennaio firmeremo il contratto con il soggetto affidatario e saremo così i primi in Sicilia, insieme ad altri due comuni, ad avviare l’Aro comunale – ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Cateno De Luca. Un passaggio che ci consentirà un notevole risparmio sul costo annuale di tutto il ciclo dei rifiuti, in quanto si andrà dai quasi 2 milioni l’anno della gestione Ato a 1,2 milioni nel 2016 e 1 milione di euro dal 2017 in poi, anche grazie alla riduzione da 22 a 12 delle unità di personale impiegate”. Il 1 febbraio – ha annunciato il primo cittadino – partiremo con l'iter per il servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti: abbiamo già inviato all’Ato una nota per chiedere la disponibilità delle 12 unità necessarie all’attuazione del nostro Piano di gestione e se non provvederà a inviarci gli addetti inizieremo comunque con il personale assunto a tempo determinato dalla ditta, fin quando non arriveranno gli addetti in pianta stabile”.

Il nuovo corso dei rifiuti a S. Teresa porterà a diversi cambiamenti sia sotto l’aspetto ambientale che economico. L’avvio del porta a porta consentirà di rimuovere i 96 cassonetti per la raccolta di carta, vetro e plastica dislocati attualmente in tutto il territorio. A giugno, invece, è prevista l’eliminazione dei 120 cassonetti dell’indifferenziato: dalla prossima estate dovrebbero dunque sparire i maleodoranti bidoni disseminati per le vie santateresine che con l’avvio dell’Aro verranno comunque puliti e disinfettati settimanalmente con appositi macchinari. Nelle prossime settimane verrà consegnato ai cittadini in comodato d’uso un kit composto da cinque bidoncini di colore diverso in base alla tipologia di rifiuto (umido, carta, vetro, plastica ed indifferenziato) con un chip identificativo non rimovibile: il contenitore per i rifiuti umidi avrà inoltre un filtro attivo incorporato per prevenire i cattivi odori. Saranno consegnati in più dei sacchetti e fornita una tessera per poter accedere ad uno dei quattro centri comunali di raccolta (Bucalo, Barracca, Torrevarata/Sparagonà e Misserio/Fautarì) per depositare particolari tipi di rifiuti (sfalci da giardino, medicinali scaduti, batterie esauste) o per depositare i rifiuti se non si ha la possibilità di svuotarli durante il passaggio porta a porta degli addetti alla raccolta.
In ambito economico il costo della parte variabile dell’imposta rifiuti (Tari) non sarà più parametrizzato alla presunzione, cioè alla suscettibilità a produrre gli scarti, ma direttamente alla reale produzione. Ciò sarà possibile grazie all’esatta quantità di rifiuti prodotta espressa in Kg riportata in bolletta, ricavata dal peso standard del singolo bidoncino (che dovrà essere consegnato solo quando è pieno) in base alla tipologia del contenuto. Sin dall’avvio del nuovo sistema non sarà possibile effettuare meno del 50% di differenziata, altrimenti vi sarà un ammonimento per arrivare poi anche a delle sanzioni qualora si dovesse prolungare nel tempo la non volontà o la pigrizia del cittadino nel differenziare i rifiuti. Sul sito internet istituzionale del Comune, previa registrazione ed accesso riservato, gli utenti potranno monitorare il proprio andamento della raccolta differenziata, con le percentuali ottenute, la previsione di bolletta annuale e le penalità o premialità ottenute. Per quanto riguarda la parte variabile della tariffa, si risolverà quindi definitivamente il problema dei vacanzieri ed in generale di tutte i cittadini non residenti che utilizzano le abitazioni per brevi periodi dell’anno, in quanto si pagherà solo per la reale produzione di rifiuti.

Secondo i calcoli dell’Ufficio unico delle Entrate comunali, dal 2016 si pagherà una bolletta dei rifiuti ridotta di almeno il 25/30% in meno rispetto al 2015 per arrivare dal 2017, a regime, ad una tariffa a livello dei più virtuosi paesi del nord Italia. Una famiglia di tre persone in una casa di circa 100 mq che nel 2014 pagava 410 euro, nel 2015, grazie al lavoro di accertamento di circa 1.500 contribuenti sconosciuti che ha portato ad una ridistribuzione in maniera più equa della tariffa, è passata a 272 euro e nel 2016 pagherà circa 190 euro, per arrivare a 130/150 euro nel 2017. Un bel risparmio, considerando che in aggiunta il paese sarà inevitabilmente più pulito. “Nei prossimi 10-15 giorni – ha aggiunto De Luca – insieme al vicesindaco Danilo Lo Giudice e con la collaborazione di alcune associazioni santateresine esperte in materia, incontreremo i cittadini per prepararli al passaggio al nuovo sistema di raccolta e spiegare i nuovi meccanismi. Siamo inoltre interessati alla costruzione di un centro di compostaggio che potrebbe sorgere nella discarica di Ligoria, in modo che quel sito che diventi una risorsa della comunità”.

Più informazioni: aro santa teresa  


COMMENTI

penso che.. | il 09/01/2016 alle 22:37:44

già i santateresini non brillano per civiltà.. ma so che per il bene del paese impareranno, ma i villeggianti estivi ?? non voglio categorizzare ma sapete a chi mi riferisco, i "MAU MAU"

turista | il 10/01/2016 alle 13:25:56

quelli che tu definisci mau mau portano soldi e turismo ogni estate,se no i paesi della riviera sarebbero ancora come 100 anni fa...imparate a valorizzare il turista che viene a spendere i soldi nei locali negozi supermercati lidi ecc. magari ci sarà quello sporco si ma anche alcuni cittadini di santa teresa non brillano (ho visto ragazzi che usano gettare le bottiglie di vetro in spiaggia) dovete ancora migliorare sotto questo aspetto,il turista lo trattate un pò male a volte.Detto questo il posto è meraviglioso

Pippo Sturiale | il 10/01/2016 alle 17:32:40

Il "turista" ha ragione ... in linea di principio! In effetti fuori casa, purtroppo, i più sono abituati ad essere meno ligi al dovere, mentre una parte si mostra più civile. Ma certi turisti, i mordi e fuggi, che portano tutto da casa sarebbe opportuno portassero via anche i rifiuti. In ogni caso la bontà della raccolta differenziata dipende dall'utente e dalle informazioni che gli si danno. Differenziare non è una moda, non significa solo rispettare l'ambiente, ma conviene alle nostre tasche, perché quello che finora è stato un problema ed un alto costo diverrà una risorsa e creerà posti di lavoro. Cerchiamo di vincere questa scommessa: conviene a tutti!

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