Venerdì 17 Maggio 2024
Il sindaco di Mandanici già a Pasqua aveva informato i colleghi messinesi e la Prefettura


Ambulanze 118 senza medici, l'allarme inascoltato: "Nessuno fa nulla e così si muore"

di Andrea Rifatto | 24/04/2022 | ATTUALITÀ

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Anche la postazione di Santa Teresa era senza medici

L’allarme lo aveva lanciato la mattina di Pasqua il sindaco di Mandanici, medico di base ed ex medico del 118, con un messaggio inviato ai colleghi primi cittadini della provincia: “Oggi in tutta la città di Messina, nella zona jonica e nella Valle dell’Alcantara non c’è una sola ambulanza con il medico a bordo - aveva fatto presente Giuseppe Briguglio - vi ricordo che i responsabili della sanità pubblica nei comuni siamo noi e dunque rendetevi conto quale rischio corre la popolazione, mentre tutto questo passa sulle nostre teste. Penso sia arrivato il momento di prendere posizione - aveva aggiunto il sindaco di Mandanici - i medici non possono autodeterminarsi nel fare i turni e rimanere in servizio magari in due per volta nei giorni feriali e poi chiudere la porta nei giorni festivi e andare via. Se volete supportarmi in questa battaglia di sanità e di civiltà bene, sennò la faro da solo”. Un messaggio rimasto senza risposte, ma che ha messo in evidenza una situazione di costante rischio per una vasta fetta della popolazione messinese. E proprio il giorno dopo un intervento di un’ambulanza non medicalizzata si è concluso con la morte del paziente, il 58enne Antonino Cannaò di Giampilieri, che dopo il pranzo di Pasquetta ha accusato un malore e si è rivolto, insieme alla compagna, alla guardia medica di Itala, dove viste le sue condizioni, con un infarto in corso, è stato chiamato il 118 per il trasferimento al Policlinico di Messina, dove il messinese è deceduto poco dopo l’arrivo. La sua morte si sarebbe potuta evitare? Di certo un professionista avrebbe potuto iniettargli dei farmaci e attivare i protocolli previsti in questi casi. 

“Il medico a bordo dell’ambulanza può effettuare subito il tracciato elettrocardiografico e inviarlo all’ospedale per un diagnosi precoce - spiega Giuseppe Briguglio - così non si perde tempo al pronto soccorso e si attiva immediatamente la sala emodinamica”. Ma a Pasqua e Pasquetta quanti erano i medici del 118? “Domenica mattina ho chiamato la centrale operativa e mi è stato detto che c’erano solo tre ambulanze medicalizzate in provincia, tutte nella zona tirrenica - racconta il sindaco di Mandanici - e nel resto del territorio non c’era nessun medico in servizio. Ho chiamato la Prefettura, l’Ufficio di Gabinetto ha ricevuto la mia segnalazione e dopo i giorni festivi mi sarei aspettato una telefonata, almeno dal prefetto o da un suo collaboratore, invece nulla”. A Pasquetta, invece, i medici in servizio erano cinque e nel comprensorio jonico-alcantarino a quante pare solo uno, sull’ambulanza della postazione di Francavilla di Sicilia. La carenza di personale e turni difficili da gestire lascia dunque molti comuni costantemente privi del servizio di soccorso. “Questa situazione non interessa a nessuno, c’è una completa autogestione e un’anarchia nel sistema - denuncia Briguglio - i turni del 118 devono farli i vertici in funzione delle carenze e bisogna razionalizzare il personale e garantire i servizi di emergenza. Ad esempio si può fare a meno del secondo medico nei Pte ma non sull’ambulanza, non si possono lasciare centri anche grandi, come Taormina, Giardini o Santa Teresa, così come località collinari e montane, senza il servizio. Spesso teniamo i medici nel 118 nei pronto soccorso anzichè sul territorio, e poi ci sono i giovani medici delle Usca, che invece potrebbero essere destinati all’emergenza”. Allarmi e appelli che continuano a rimanere inascoltati.


COMMENTI

GIUSEPPE ZIZZO | il 25/04/2022 alle 14:17:05

Il diritto alla salute pubblica è un diritto irrinunciabile, nella nostra riviera jonica è diventato rinunciabile. Di chi è la colpa? , il singolo cittadino cosa può fare per far sì che si ripristini la legalità?.

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