Venerdì 19 Aprile 2024
Il deputato messinese ha presentato un'interrogazione per scongiurare la chiusura


Bambin Gesù, Garofalo chiede l'intervento del ministro Lorenzin

25/05/2016 | ATTUALITÀ

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Il deputato messinese Vincenzo Garofalo

“So quanto il ministro Lorenzin sostiene la buona sanità e quanto si batte affinché venga garantito il diritto alle cure e valorizzato chi lavora bene e riesce a fare eccellenza. Per questo le ho chiesto di intervenire. La Regione dia conto delle ragioni e dell’opportunità del trasferimento”. Così il deputato di Area Popolare Vincenzo Garofalo, che ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “La Regione dovrebbe chiarire al ministro come si giustifica che una struttura nella quale sono stati spesi 11 milioni e mezzo di euro in apparecchiature all’avanguardia e che si è contraddistinta per essere diventata in cinque anni punto di riferimento per pazienti siciliani e calabresi venga trasferita altrove. Dovrebbe spiegare se sia stato valutato l’effetto che questa decisione avrebbe in termini di perdita di utenza che inevitabilmente ci sarebbe dal momento che, soprattutto i pazienti calabresi, troverebbero con ogni probabilità più conveniente raggiungere Roma piuttosto che viaggiare alla volta di Palermo.  E, ancora, se si sia o meno posta il problema del vulnus che questa decisione determinerebbe al diritto alla prossimità delle cure, soprattutto tenendo conto del fatto che a Palermo non sembrerebbero pronti ad accogliere il reparto con la conseguenza che ci sarebbe un periodo, non si sa quanto lungo, di interruzione del servizio reso fino ad oggi e, inoltre, se si sia posta o meno il problema di capire che fine farebbe il personale altamente qualificato che ha reso la struttura del San Vincenzo di Taormina, una struttura d’eccellenza nel Meridione d’Italia. Infine, dovrebbe chiarire perché si ostini a sostenere questa posizione nonostante lo stesso Bambin Gesù di Roma abbia offerto una riduzione del debito che vanta nei confronti dell'Ente di quasi tre milioni di euro a patto che il reparto venga mantenuto a Taormina. Sono fiducioso – conclude Garofalo – che il ministro farà quanto possibile per evitare che questo patrimonio non solo economico ma anche di professionalità, competenze ed esperienze venga dissipato”. 

Più informazioni: cardiochirurgia pediatrica taormina  


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