Giovedì 04 Luglio 2024
Riaperto l'edificio restaurato dal Comune nel percorso di valorizzazione dei beni storici


Casalvecchio, risplende l'antica chiesa di San Teodoro: "Un dovere recuperare il passato"

di Andrea Rifatto | 27/06/2024 | ATTUALITÀ

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Amministratori, tecnici e imprese esecutrici

Torna a risplendere dopo decenni di incuria la chiesa di San Teodoro Martire di Casalvecchio Siculo, risalente al ‘500. Grazie al finanziamento da un milione di euro assegnato dal Governo al Comune, si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del sito, con il recupero funzionale e il restauro della chiesa e degli edifici annessi, in parte acquisiti d’ufficio al patrimonio comunale visto che non è stato possibile individuare alcun proprietario, mentre il chiostro di proprietà della Parrocchia è stato venduto al Comune al prezzo di 1.350 euro per consentire l'attuazione dell’intervento. Le opere, previste da un progetto esecutivo redatto dall’architetto Ketty Tamà, sono state eseguite dall’impresa “Saitta Antonino” di Maletto per l’importo 639mila 955 euro, con l’obiettivo di creare uno spazio polifunzionale, un hub culturale e turistico punto di partenza per l’itinerario che comprende le tre principali chiese del paese, San Teodoro, Sant’Onofrio (chiesa madre) e la chiesa dell’Annunziata e le permanenze architettoniche minori, tra cui il frantoio seicentesco. Il progetto ha previsto interventi di miglioramento sismico, la costruzione di una nuova copertura, il restauro degli altari (primo fra tutti quello principale), il ripristino della pavimentazione esistente ed il restauro dei paramenti murari, oltre alla riqualificazione del portico del convento per renderlo uno spazio per performance artistiche o luogo di sosta, di meditazione e contemplazione del paesaggio. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Marco Saetti, visibilmente soddisfatto per un altro obiettivo raggiunto, dell’architetto Ketty Tamà che ha illustrato i dettagli dell’intervento sulla “fabbrica” di San Teodoro, del parroco don Alessandro Malaponte che ha celebrato la messa, dai governatori delle Confraternite casalvetine (tra cui Giuseppe Fileti di quella di San Teodoro), del geometra Antonino Tamà della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina e della ditta esecutrice. Presenti anche i sindaci  Davide Paratore (Antillo), Concetto Orlando (Roccafiorita) e la vicesindaca di Savoca Carmela Miuccio.

"Un edificio che torna fruibile dopo circa 35 anni di abbandono - ha ricordato Saetti - nella piena disponibilità della nostra comunità e dei visitatori. Era una ferita profonda per la nostra comunità e l’intervento sarà completato con il recupero e il restauro del campanile. Ringrazio la ditta esecutrice e le maestranze locali che hanno lavorato con passione, competenza e professionalità, l’Ufficio tecnico per il complesso lavoro portato avanti, la Soprintendenza che ci ha assistito e padre Alessandro per l’impegno: insieme condividiamo l’attività di recupero della storia e con la sua azione ha restaurato tanti beni, tenere viva la memoria anche attraverso gli oggetti è segno di rispetto per chi ce li ha lasciati. L’edificio è di proprietà comunale - ha ricordato il sindaco - ed è stata stipulata una convenzione con la Parrocchia per riportare dentro l’edificio la storia di San Teodoro, interrotta per l’incuria, e sarà anche polo turistico-culturale dove si svolgeranno manifestazioni civili e sociali, nel rispetto dei luoghi. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è da alcuni anni quello di far tornare Casalvecchio culla di civiltà, valorizzando musei e patrimonio culturale, perchè riteniamo sia un dovere recuperare il passato altrimenti avremo fallito come uomini e come generazione”.



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