Venerdì 26 Aprile 2024
Il Comune ha concluso l'iter con i controlli sulle imposte. Tre rimangono fuori


Cinque nuove attività a S. Teresa: assegnate definitivamente le aree per i chioschi

di Andrea Rifatto | 13/11/2019 | ATTUALITÀ

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Piazza V Reggimento Aosta ospiterà un chiosco

Sono cinque i chioschi che sorgeranno a S. Teresa di Riva su aree comunali assegnate in concessione. L’Ufficio tecnico comunale ha approvato la graduatoria finale in seguito al completamento dell’iter e ha preso atto delle risultanze dei controlli in materia di imposte e tasse nei confronti dei soggetti aggiudicatari, che potranno così avviare nuove piccole attività imprenditoriali tra le piazze del centro e della frazione Misserio in base al regolamento approvato nel 2018 dal Consiglio comunale. Alla scadenza del termine erano giunte in municipio 13 domande, quattro escluse e tre ammesse con riserva, mentre un partecipante si è ritirato successivamente e dunque gli interessati erano rimasti otto. Gli aggiudicatari sono Chiara Vinci, 53 punti, per un chiosco in piazza Marina Militare Italiana con canone annuo 1.950 euro; Antonio Restuccia, (42) piazza Madonna del Carmelo, 1.950 euro; Giuseppe Micalizzi, (52) piazza San Vito Misserio, 1.040 euro; Cosimo Miano, (53) Polo Val d’Agrò, 1.950 euro; Chiara Cicciò, (53) piazza V Reggimento Aosta, 1.950 euro. Nel caso di Misserio l’assegnatario è deceduto e il Comune potrà rilasciare la concessione al coniuge o ai figli se in possesso dei requisiti. Rimangono fuori Eleonora Carnabuci e Simona Rita Nicotina, entrambe con 52 punti, per il Polo Val d’Agrò e Filippa Martines (42,2) per piazza V Reggimento Aosta. I chioschi potranno essere destinati a somministrazione alimenti e bevande, vendita di fiori, prodotti alimentari, frutta e verdura, rivendita di libri e giornali e oggettistica in genere: dovranno essere in legno e potranno avere una superficie massima di 20 metri quadri, con altezza non superiore ai 4 metri. Le strutture che prevedono la somministrazione possono richiedere l’occupazione temporanea per un massimo di 150 giorni di un’area pubblica, versando al Comune la Tosap. 


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