Venerdì 19 Aprile 2024
Il sindaco dispone lo stop alle attività finanziarie e al pagamento degli stipendi


"Città metropolitana chiusa per fallimento": la denuncia di De Luca

29/01/2019 | ATTUALITÀ

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De Luca con il cartello di chiusura per fallimento

“Città metropolitana chiusa per fallimento. Grazie Regione e Stato”. La provocazione arriva dal sindaco metropolitano Cateno De Luca, che ha deciso di “chiudere” l’ex Provincia di fronte alle perduranti difficoltà finanziarie di Palazzo dei Leoni, che stanno determinando l’impossibilità di garantire le funzioni fondamentali dell’Ente. Questa mattina De Luca ha firmato un atto di indirizzo nel quale “di fronte all’impossibilità di garantire i servizi essenziali dispone ai vertici amministrativi dell’Ente di bloccare ogni attività gestionale compreso il pagamento delle spese obbligatorie e degli stipendi agli 840 dipendenti dell’Ente”. Poi si è fatto immortalare in uno scatto con tanto di cartello in mano che annuncia la chiusura per fallimento dell'Ente. La denuncia è il frutto della paralisi dell’ex Provincia che ha condotto alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2018 ed al cronico disavanzo strutturale ereditato che trova origine nel prelievo forzoso dello Stato che, in questi anni, ha determinato una ingiustificata decurtazione delle entrate proprie dell’ex Provincia. “La decisione scaturisce dall’indifferenza riscontrata da parte della Regionale siciliana e del governo nazionale – scrive De Luca – che nonostante i continui solleciti non ha dato alcuna risposta risolutiva al problema del mancato pareggio di bilancio delle città metropolitane e dei liberi consorzi, costringendoli ad avviare le procedure di dissesto.  La crisi delle ex province determinatasi a causa della volontà espressa nella Legge 190/2014 di sottoporre questi enti a prelievo forzoso sulle entrate proprie (Rca e Ipt) ha reso impraticabile la loro sopravvivenza con la conseguente impossibilità di soddisfare gli interessi primari della collettività (sicurezza, viabilità, agibilità scuole)".

"Faccio appello agli organi del Governo nazionale – prosegue il sindaco metropolitano – perché intervengano, con provvedimenti d’urgenza, a ricondurre alla normalità la gestione amministrativa e finanziaria delle città metropolitane siciliane, che ancorché destinatarie di ingenti risorse per investimenti in infrastrutture (Patto per il sud, Masterplan, trasferimenti Mit-Fesr) non avendo la possibilità di approvare il bilancio previsionale in pareggio non potranno utilizzare queste risorse, con grave danno alla collettività per la conseguente perdita dei finanziamenti”.  Un disastro di ancor maggiore portata se si considera che la Città Metropolitana di Messina perderà l'opportunità di utilizzare le risorse provenienti dal Masterplan per importanti infrastrutture e da altri trasferimenti nazionali per un importo pari a 140 milioni di euro circa, mentre per l’edilizia scolastica risultano già finanziate, ma paralizzate, opere per 20 milioni circa.


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