Doccia fredda per Sant'Alessio Siculo: la Regione dice no al ripascimento della spiaggia
di Andrea Rifatto | 19/02/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/02/2024 | ATTUALITÀ
2359 Lettori unici
L'allungamento della spiaggia è ritenuto fondamentale
Un’intuizione degli anni scorsi, finalizzata a cercare di far tornare la spiaggia di Sant’Alessio Siculo agli antichi splendori, potrebbe svanire scontrandosi con la burocrazia. L’Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha infatti comunicato a Rete Ferroviaria Italiana il preavviso di rigetto della richiesta di autorizzazione per utilizzare il materiale derivante dallo scavo della galleria Taormina, nell’ambito delle opere di raddoppio ferroviario, per il ripascimento del litorale alessese. Un’idea maturata circa vent’anni fa e proposta dal Comune a Rfi, sottoposta al Dipartimento dell’Ambiente per il rilascio dell’autorizzazione regionale prevista nel caso di immersione in mare di materiali derivante da attività di escavo. Ma per l’Amministrazione comunale è arrivata adesso la doccia fredda. La Commissione Tecnica-Specialistica, infatti, ha espresso parere non favorevole al rilascio dell’autorizzazione e ha concesso a Rete Ferroviaria Italiana 10 giorni per far pervenire le proprie osservazioni, eventualmente correlate da documenti. Nel municipio alessese la notizia è stata accolta con stupore e preoccupazione e il sindaco Domenico Aliberti e il suo vice Giovanni Foti, che seguono da anni la questione, sperano adesso che si possa arrivare ad un parere finale di segno opposto per completare gli interventi di salvaguardia della costa, con un ripascimento fondamentale per allungare la spiaggia. Il preavviso di rigetto è stato inviato anche al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, al Ministero della Cultura e all’Osservatorio ambientale della tratta Giampilieri-Fiumefreddo. Il progetto esecutivo per il ripascimento del litorale alessese è stato redatto nel 2021 dal geologo laziale Marco Sandrucci e prevede il riversamento di 460.000 metri cubi circa, da effettuarsi con il materiale ricavato dalle operazioni di escavo della galleria Taormina, oltre alla realizzazione di cinque pennelli parzialmente sommersi in massi naturali e cinque aree filtro tra il lungomare e le radici dei nuovi pennelli. Lo stato di fatto assunto a riferimento per il progetto esecutivo è stato però solo ipotizzato, con l’obiettivo di verificarlo a conclusione delle opere di salvaguardia della costa quasi completate in mare (restano da posare circa 500 scogli) e oggi in corso sul lungomare. Per la redazione del progetto definitivo è stata effettuata un’analisi sedimentologica utilizzando 30 campioni superficiali prelevati nell’ambito della campagna di indagine commissionata da Italferr e condotta nel 2017: ciò ha permesso di definire il fuso granulometrico cui fare riferimento per la selezione dei sedimenti da porre a ripascimento del litorale, ma già nel 2021 il progettista riteneva che “alla luce del ripascimento effettuato tra il 2017 e il 2018 è necessario aggiornare l’analisi, poiché l’intervento potrebbe aver modificato il fuso granulometrico con conseguenze sull’evoluzione morfologica del litorale”. Dunque sono necessari aggiornamenti progettuali di studi, indagini e modellazioni sia sulle relazioni di caratterizzazione ambientale riguardo la compatibilità ambientale del materiale da scavo proveniente dalle gallerie che per la componente biologica. A Sant’Alessio Siculo si spera che la Cts dia il via libera, altrimenti si perderà un’occasione unica per ricostruire la spiaggia.