Martedì 16 Luglio 2024
La curiosa quanto anomala coincidenza. Regione e Prefettura spiegano perchè è possibile


Elezioni a Forza d'Agrò, nominati scrutatori familiari dei candidati alle Amministrative

di Andrea Rifatto | 01/06/2024 | ATTUALITÀ

1551 Lettori unici

Un'anomalia concessa dalla normativa

I candidati in lista e i parenti… nei seggi. A Forza d’Agrò si è verificata una curiosa quanto anomala coincidenza in vista delle elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno. Durante le operazioni di nomina degli scrutatori per la costituzione delle due sezioni elettorali (Centro e Scifì), effettuato in municipio dalla Commissione elettorale comunale formata dal sindaco e da tre consiglieri, sono stati sorteggiati quattro cittadini che hanno legami di parentela con i candidati alle Amministrative e in paese è sorto subito il dubbio se ciò fosse ammesso, visto che la Legge regionale 18/1989 prevede all’articolo 6 che tra i requisiti posseduti dagli scrutatori deve esserci quello di non essere ascendente, discendente, parente o affine fino al secondo grado o coniuge di un candidato. Nel caso forzese, dall’urna sono venuti fuori i nomi, nell’elenco degli scrutatori effettivi, di Natalina Bongiorno in Brianni (seggio 1), ascendente (madre) della candidata al Consiglio comunale della lista 2 Valentina Brianni; Giuseppe Carciotto (seggio 1), coniuge della candidata della lista 2 Giulietta Verzino e Fabio Di Cara (seggio 2), parente di secondo grado (fratello) del candidato della lista 1 Emanuele Di Cara. Tra i sostituti, invece, è stata nominata Giuseppa Colosi, moglie del candidato della lista 2 Nicolò Gentile. Tutto da rifare? Assolutamente no. 

Come ci ha spiegato l’Ufficio elettorale della Prefettura di Messina, infatti, secondo l’articolo 1 della Legge regionale 74/1979 “qualora per lo stesso giorno vengano indette consultazioni elettorali disciplinate da norme statali e da norme della Regione siciliana, per tutte quelle procedure di natura analoga, ivi comprese quelle relative alla durata della votazione ed alle modalità e tempi dello scrutinio, che siano diversamente disciplinate dalle predette norme, si applicano quelle all'uopo stabilite dallo Stato”. Dunque per la nomina degli scrutatori va seguito l'articolo 6 della Legge 95/1989 e non la Legge regionale 18/1989. L’Ufficio elettorale della Regione ha risposto che trattandosi di elezioni europee si applica la normativa nazionale di riferimento e non le norme regionali, nella fattispecie il Dpr. 361/1957. Quindi tutto regolare, seppur appaia poco opportuno che familiari dei candidati compongano i seggi, ma la norma regionale passa in questo caso in secondo piano e ammette 


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.