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Giuseppe, l'invisibile di Santa Teresa di Riva che rischia di morire abbandonato in strada
di Andrea Rifatto | 25/11/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/11/2021 | ATTUALITÀ
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La notte spesso passata all'addiaccio
Nelle grandi città li chiamano “invisibili”, persone che vivono ai margini, nell’indifferenza generale, per la loro situazione di difficoltà economica e sociale oppure per una scelta di vita. Di loro non si parla mai, quando si incontrano per strada spesso si fa finta di non vederli, come se non esistessero. Ma di invisibili ce ne sono anche nelle piccole realtà, dove tutti si conoscono. Ma a volte ciò non è sufficiente. Come a Santa Teresa di Riva, dove ormai da qualche settimana uno di loro gira tutto il giorno in pieno centro cittadino in una condizione di abbandono generale, per via di una dipendenza dall’alcol che azzera ogni dignità. Lo chiameremo Giuseppe, con un nome di fantasia: 61 anni, un alloggio popolare assegnato dal Comune, ma una storia alle spalle fatta forse di delusioni, fallimenti, disagi, che lo spingono a vivere per strada e fare sporadicamente rientro a casa, dove vive da solo. Lo scorso anno ha avuto problemi con la giustizia, è finito per alcuni mesi agli arresti domiciliari, poi il trasferimento in una struttura protetta dalla quale però si è allontanato volontariamente. Adesso le sue giornate trascorrono nell’isolato tra piazza Quinto Reggimento Aosta, corso Regina Margherita, il municipio, i licei, dove frequenta anche qualche bar per trovare un riparo o alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Quasi sempre barcollante per l’abuso di alcolici, Giuseppe gira con un amico che vive anche lui in strada e pernotta alla stazione ferroviaria: nelle ultime settimane è stato soccorso almeno una decina di volte da 118, Carabinieri e Polizia locale, che lo hanno trovato riverso a terra o su una panchina, in stato di ebbrezza o ferito per le ripetute cadute, ma ha sempre rifiutato di sottoporsi alle cure dei sanitari o di essere ricoverato in ospedale. E davanti ai suoi no, dettati anche da un carattere difficile, finora si è rimasti impotenti, con le mani legate per l’impossibilità di agire in qualche modo per aiutarlo e salvargli la vita, perchè soffre di una grave forma di diabete e dovrebbe ricevere l’insulina due volte al giorno, ma considerate le condizioni di degrado in cui vive molto probabilmente ha sospeso le terapie farmacologiche. Di giorno tra gli studenti che affollano la piazza del municipio e i cittadini che transitano nel “cuore” di Santa Teresa, di sera nella penombra delle vie, continua ad essere un invisibile e a farsi notare magari per qualche intemperanza, come un bisogno fisiologico espletato in pubblico. La notte la trascorre spesso all’addiaccio sul prato sotto il palazzo municipale, come testimonia la foto a corredo dell’articolo, che pubblichiamo per far conoscere la realtà di una persona abbandonata e dimenticata e per lanciare un appello a tutte le istituzioni, affinché intervengano con ogni sforzo per far uscire Giuseppe da questo tunnel, anche contro la sua volontà, perchè di questo passo le sue condizioni potrebbero aggravarsi ulteriormente e continuare a farlo rimanere un invisibile, in una comunità che si dice vicina ai più deboli e dove nessuno viene lasciato indietro, rappresenterebbe il fallimento di tutti.