Mercoledì 17 Luglio 2024
L'ex direttrice della Riserva naturale racconta cosa avvenne durante la gestione del Wwf


"Grotta scoperta all'Isola Bella? La trovammo noi 24 anni fa, ecco perché non la svelammo"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Il sopralluogo compiuto nel 2000 dal Wwf

"Quella grotta non è affatto sconosciuta, la scoprimmo noi quasi 25 anni fa ma non divulgammo mai la notizia per tutelare il bene". Sorride la dottoressa Annamaria Scifo, già direttrice dal 1999 al 2006 della Riserva naturale orientata Isola Bella, nel periodo in cui venne gestita dal Wwf Italia, dopo aver appreso che quattro “esploratori” hanno scoperto una grotta e una cavità nell’isolotto che ospita Villa Bosurgi. L’annuncio è stato fatto nei giorni scorsi da Gaetano Consalvo (direttore della sede di Motta Camastra dell’Istituto per la cultura siciliana), Daniel Carnabuci (presidente dell’associazione taorminese “Serapide”), Nino Luca (esperto sub) e Giuseppe Smedile, che hanno comunicato di aver raggiunto via mare una cavità finora sconosciuta, da loro denominata “La grotta delle Lumìe”. “A metà 2000, quando dopo un anno di contrasti con la Soprintendenza riuscimmo ad entrare nella zona A dell’isola - ricorda l’ex direttrice - compiemmo un sopralluogo girandola palmo a palmo e scoprimmo che c’era anche questa grotta, nella quale scattammo alcune fotografie, rendendoci subito conto di trovarci davanti ad una unicità dal punto di vista geologico, da appurare e verificare, scoprendo anche animali come pseudoscorpioni e ragni”. La scoperta, però, non venne mai divulgata: “Ritenemmo che non fosse il momento - spiega Scifo - da lì a breve sarebbero partiti dei cantieri e l’esperienza ci insegnava che le imprese edili erano solite occultare materiale di risulta nelle grotte, cosa che poteva essere fatta molto facilmente e che in parte tentavano di fare in altri piccoli anfratti”. Nel 2022, ultimati i lavori, il Wwf affida alle Università di Messina, Catania e Palermo, grazie ai fondi dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, gli studi scientifici per stilare le Carte della biodiversità dell’Isola Bella e ritiene sia arrivato il momento di annunciare la scoperta della cavità con passaggio segreto fino alla villa. Ma tutto si ferma nuovamente.


"La Soprintendenza ci fece una guerra spietata togliendoci l’accesso all’isola - ricorda l’ex direttrice della Riserva - il nostro intento era tutelare il bene, non prenderci meriti della scoperta, ma in quei momenti non c’erano i presupposti per farlo e avevamo paura potesse essere danneggiata. Poi l’isola, all’inizio del 2005, venne transennata per i tanti crolli e nel 2006 come ente gestore abbiamo deciso di lasciare la Riserva, anche per la guerra tra gli Assessorati Territorio e Ambiente e Beni culturali, mai finita, e perchè non c’erano i presupposti per continuare un lavoro sereno”. La dottoressa Annamaria Scifo ci lascia con una riflessione: “All’Isola Bella si passa dagli atti osceni in luogo pubblico (riferendosi al video “hot” circolato nei giorni scorsi in rete con due persone in atteggiamenti intimi in cima all’isolotto, ndc) a scoperte fatte da persone che liberamente girano, entrano e ispezionano una zona A di una riserva e un sito Sic. I quattro che hanno annunciato la grotta sono tutte persone per bene amanti del territorio, ma mi chiedo se la zona sia divenuta terra di nessuno. La mia paura è che non ci sia un vero controllo: cosa ne sarà di questa grotta, rimasta tranquilla per 50 anni?”.


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