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Il dissesto a Roccalumera: “Una manovra politica a discapito di tutta la cittadinanza”
di Redazione | 30/03/2024 | ATTUALITÀ
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I consiglieri Bellomo, Maggio, Corrini e Sparacino
Si tornerà in aula martedì 2 aprile (ore 17) a Roccalumera. Il Consiglio comunale è infatti chiamato ad approvare la dichiarazione di dissesto finanziario proposta dall’Amministrazione dopo la mancata approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, la cui adozione era stata deliberata nella seduta del 22 novembre per ripianare quasi 7 milioni di euro di disavanzo in bilancio. L’aula doveva esprimersi entro 90 giorni, dunque entro l’1 marzo, ma il termine è scaduto senza che sia stata convocata la seduta. Una decisione, quella di dichiarare il fallimento del Comune, contestata dal gruppo consiliare di minoranza, che nelle scorse ore ha diramato una lettera aperta a tutti i consiglieri comunali e ai cittadini di Roccalumera. “A termini scaduti, il 7 marzo, il sindaco ha comunicato durante la seduta del Consiglio comunale che il piano di riequilibrio non è sostenibile e che l'unica via percorribile è quella del dissesto - esordiscono i consiglieri Rita Corrini, Tiziana Maggio, Massimo Bellomo e Maria Rosaria Sparacino - cosa è successo nei 90 giorni? Nulla! Possiamo affermare, senza poter essere smentiti, che il Consiglio comunale è stato esautorato della possibilità di valutare la proposta del Piano di riequilibrio e della sua sostenibilità. Dov'è questo Piano di riequilibrio? Perché non è stato portato in Consiglio per essere valutato? Forse non è stato predisposto? - si chiede l’opposizione - il presidente del Consiglio in questi 90 giorni si è attivato per sollecitare la presentazione della proposta del piano? Perché il sindaco e la giunta non hanno garantito il rispetto dei tempi di presentazione del piano di riequilibrio? Forse sindaco e giunta avevano già deciso di andare al dissesto e non hanno rispettato quanto deliberato dal Consiglio? A seguito della mancata adozione di un Piano di riequilibrio, il cui rientro era previsto in un ventennio, quali sforzi verranno richiesti ai cittadini di Roccalumera, data l'imposizione del dissesto?” La minoranza si chiede dunque “con quanta consapevolezza si potrà votare senza aver potuto valutare la sostenibilità di un Piano di riequilibrio? Lo studio di consulenza esterna, sulla scorta di un compenso di 21mila euro circa - ricorda il gruppo - ha formulato una sintetica relazione composta da solo quattro pagine (circa 5mila a pagina!) ed ha dichiarato l'impossibilità di ricorrere alla procedura di riequilibrio, senza allegare quanto di dovere, cioè proprio il piano di riequilibrio! È stata una procedura corretta? Noi non possiamo che rispondere no. Spettava decidere al Consiglio comunale, dopo attenta e pubblica valutazione. È stata una manovra politica che, aggirando il dibattito pubblico in Consiglio comunale ed il relativo suo parere, andrà solo a discapito di tutta la cittadinanza di Roccalumera - concludono Corrini, Maggio, Bellomo e Sparacino - la minoranza non si arrenderà e continuerà la propria azione politica nei modi e nei termini di legge in uno dei momenti più gravi e delicati che la nostra comunità abbia mai vissuto: la dichiarazione di dissesto è un'onta ed un danno che il Comune di Roccalumera non merita!”.