Il dramma di Mariella, morta a casa per il Covid: "Mia mamma illusa quando era già grave"
di Andrea Rifatto | 30/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/12/2021 | ATTUALITÀ
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Mariella Toscano era infermiera al Policlinico
Domenico e Dario non riescono a darsi pace. La loro Mariella, moglie e mamma, è stata portata via a 62 anni dal maledetto virus in un modo assurdo che da lunedì scorso li sta facendo vivere in una condizione di rabbia e dolore, ma che li ha spinti anche a raccontare la loro storia per evitare che altre persone possano trovarsi nella stessa situazione. La donna, residente con la famiglia a Furci Siculo, aveva scoperto di essere positiva al Covid-19 dopo aver effettuato un tampone in farmacia ma non aveva informato il medico di famiglia o le autorità sanitarie, tanto che al Comune non risultava tra i contagiati. “Mia madre si è fatta aiutare da un medico della zona di Milazzo che pratica cure ospedaliere in casa - racconta il figlio Dario Ucchino - ma ovviamente non è la stessa cosa non essendo costantemente monitorata come avviene in un ospedale. Questa persona alla quale si è affidata le diceva che la situazione non era grave e poteva curarsi con l’ozonoterapia e con le iniezioni in pancia, sostenendo che non fosse necessario il ricovero e che anche in ospedale le sarebbe stata somministrata la stessa terapia”. Le condizioni di Mariella Toscano, infermiera al Policlinico, peggiorano con il passare dei giorni e inizia a manifestarsi una polmonite acuta. Sabato 18 dicembre il figlio scopre che la mamma è positiva e inizia a chiamare il 118: i sanitari gli chiedono alcune informazioni sul suo stato di salute, lui non essendo presente fornisce i recapiti delle persone che si trovano con lei e che dicono di curarla, ma sostiene che si siano rifiutate di farla ricoverare in ospedale. “Domenica 19 la situazione si è aggravata - prosegue Dario - fino a quando lunedì 20, nel pomeriggio, è precipitata, mio padre ha chiamato l’ambulanza ma ormai non c’era più nulla da fare, i polmoni erano collassati. Adesso stiamo valutando se procedere legalmente, non si possono illudere le persone che è possibile curarsi a casa contro il Covid quando la situazione è grave - evidenzia - sto cercando di capire come mia madre sia entrata in contatto con queste persone, probabilmente tramite suoi pseudo amici o colleghi No Vax restii alle cure ospedaliere, nonostante loro stessi abbiano degli strascichi dopo aver contratto la malattia”. Mariella non era vaccinata, “non perchè fosse No Vax ma perchè si spaventava di farlo essendo allergica al cortisone - precisa Dario - fin quando ha lavorato si sottoponeva a tampone, ma da qualche tempo era a casa per problemi al piede e alla schiena ma non era stata sospesa. Non aveva comunque altre patologie, è stato il Covid a portarcela via dopo che è stata illusa da questo medico”. Il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, ha lanciato un appello alla comunità, sconvolta da questa morte, proprio su invito di Dario Ucchino, affinché chi scopra di essere positivo lo comunichi subito alle autorità preposte per essere assistito e monitorato correttamente: “Non affidatevi ai social, a chi dice di saperne più degli altri ma alle istituzioni, altrimenti potrebbe essere troppo tardi”.