Venerdì 17 Maggio 2024
Manifestazione del Comitato genitori per sollecitare i deputati regionali, tutti assenti


In spiaggia 70 cuori spezzati per salvare il Ccpm: "La politica agisca per i nostri figli"

di Andrea Rifatto | 29/04/2024 | ATTUALITÀ

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I genitori in spiaggia alla manifestazione per il Ccpm

Settanta cuori spezzati, lo stesso numero di deputati dell’Assemblea regionale siciliana, piantati in spiaggia per richiamare la loro attenzione e ottenere un impegno concreto per salvare la struttura d’eccellenza. È l’iniziativa che si è svolta a Giardini Naxos, su iniziativa del Comitato dei Genitori dei pazienti del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina, finalizzata a lanciare un grido di allarme alla deputazione siciliana affinché scenda in campo contro la paventata chiusura del Ccpm. I cuori sono stati piantati in un’area concessa all’interno del Lido di Naxos, in sinergia con la Capitaneria di Porto di Messina e il Demanio marittimo della Regione, e su ognuno di loro è stato impresso il nome di un deputato regionale, compreso quello del presidente della Regione Renato Schifani e del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, invitati alla manifestazione insieme a tutti i parlamentari e ai cittadini che insieme al Comitato Genitori vogliono salvare il terzo Centro di Cardiochirurgia pediatrica in Italia. Politici e cittadini hanno però disertato l’appuntamento, al quale hanno preso parte i familiari dei piccoli pazienti direttamente coinvolti nella questione che li fa vivere in apprensione da mesi. “Continuiamo a non avere risposte concrete - ha affermato a nome del Comitato Antonio Patanè - vogliamo che la politica non infili la testa sotto la sabbia ma ci dia una mano in tempi rapidi, in linea con quelli dei cuori dei nostri figli che non possono più aspettare. Il Ccpm un’eccellenza riconosciuta da tutti, i dati sono noti”. Il 31 luglio scade la proroga per il mantenimento del reparto in convenzione con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma e la richiesta delle famiglie è quella di una deroga al Decreto Balduzzi, secondo il quale la Sicilia può avere solo una struttura di questo tipo prevista ogni 5 milioni di abitanti: “La deroga è necessaria e bypassabile, questo non ci preoccupa - ha aggiunto Patanè - ma adesso serve un impegno decisivo”. 

In giornata si è registrato un botta e risposta tra Fratelli d’Italia e M5S: “Condividiamo in pieno e concretamente l'appello lanciato dal Comitato dei genitori - ha detto Giorgio Assenza, capogruppo meloniano all’Ars - per primi abbiamo presentato già da tempo una mozione per sollecitarne il mantenimento e la nostra posizione è stata più volte ribadita in Commissione Sanità dai deputati Pino Galluzzo e Giuseppe Zitelli. Quel reparto dell'ospedale ‘San Vincenzo’ garantisce cure altamente professionali a numerosi piccoli pazienti, non solo della Sicilia ma pure della confinante Calabria. Ribadirò in conferenza dei capigruppo la richiesta di calendarizzazione urgente della nostra mozione che ha l'obiettivo dichiarato di ottenere una deroga per consentire alla Sicilia di potere avere due Cardiochirurgie pediatriche, tutelando così il sacrosanto diritto alla salute di migliaia di bambini”. A stretto giro la replica del capogruppo M5S all’Ars, Antonio De Luca: “Apprendiamo con enorme soddisfazione che FdI ha cambiato idea sul trasferimento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina a Palermo - ha commentato - ma non possiamo sottacere che fu Ruggero Razza, da assessore alla Sanità di Musumeci, entrambi esponenti di FdI, a determinare lo spostamento della struttura da Taormina a Palermo. Ci fa sorridere vedere adesso il capogruppo di Fratelli di Italia rivendicare la primogenitura di una mozione e sollecitarne al presidente dell'Ars la calendarizzazione, per chiedere di mantenere ciò che il loro assessore alla Sanità ha deciso di trasferire con un decreto al cui impianto i deputati di FdI della scorsa legislatura (compresi quelli che allora erano componenti del gruppo Diventerà Bellissima confluito per intero in Fratelli di Italia) hanno anche votato favorevolmente in commissione Sanità senza proferire parola in difesa del centro di Taormina. Se i patrioti hanno cambiato idea lo dicano con chiarezza, prendendo le distanze da ciò che hanno fatto insieme al loro assessore Razza, oggi candidato alle europee. Diversamente è da ritenere solo un tentativo di creare confusione per nascondere le proprie responsabilità. È ora – conclude De Luca - che tutte le forze politiche ci mettano la faccia, se veramente vogliono mantenere in vita il centro di Taormina. Si faccia una mozione unitaria che impegni da un lato il presidente della Regione a chiedere ufficialmente al ministro Schillaci la deroga per lasciare in vita un secondo centro autonomo rispetto a quello di Palermo e dall'altro l'assessore alla Sanità a prevedere la coesistenza dei due centri nella rete ospedaliera”.


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