La "transumanza" elettorale a Forza d’Agrò: chieste le residenze anche in un... pollaio
di Andrea Rifatto | 09/05/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/05/2024 | ATTUALITÀ
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Quattro persone hanno dichiarato di vivere in un... pollaio
Persone “smaniose” di diventare cittadini di Forza d’Agrò, a ridosso delle elezioni amministrative. Un fenomeno che nel borgo collinare si ripresenta ogni cinque anni e che puntualmente rischia di condizionare il voto. E anche in questa tornata, che vedrà le urne aperte l’8 e il 9 giugno per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, la “transumanza” è in corso da mesi. Dall’1 gennaio al 30 aprile, infatti, sono state presentate al Comune ben 110 pratiche per il trasferimento di residenza, per un totale di 133 persone, di cui 44 già definite: un numero spropositato per un piccolo centro, che conta circa 700 elettori senza considerare gli iscritti all’Aire. Dal registro delle pratiche emergono nomi di persone che pur non avendo legami o interessi in paese abbiano stranamente deciso di trasferire la propria residenza, probabilmente con il solo fine di partecipare al voto, provenienti dai comuni della zona jonica ma anche dal Catanese, da altre province siciliane e perfino dal Lazio. Nomi e indirizzi alla mano, abbiamo girato per il centro di Forza d’Agrò e nella frazione Scifì per verificare se effettivamente queste persone abbiano la propria dimora abituale, come recita il Codice civile, lì dove indicato all’atto della richiesta della residenza. Ma di riscontri non ne abbiamo trovati molti. Le vie e i numeri civici indicati nelle liste elettorali corrispondono in diversi casi ad abitazioni chiuse e inutilizzate da tempo, dove non vi sono segni di una permanenza continua o comunque recente, fino al caso limite che si è presentato a Scifì. Nella frazione, infatti, quattro persone hanno chiesto di avere la residenza in un immobile che però è un… pollaio: sì, proprio così, un rudere fatiscente al piano terra, senza tetto, con all’interno gabbie e galline, dove sarebbe impossibile vivere per chiunque. Eppure i quattro aspiranti forzesi, provenienti da tre comuni diversi, dichiarano di dimorarvi stabilmente. Un’operazione dietro alla quale potrebbero esserci uno o più “registi”, soggetti interessati ad incentivare la “transumanza” e portare nuovi elettori anche in questi giorni, visto che le liste non sono ancora chiuse. La Polizia locale sta effettuando da tempo le verifiche sulle dichiarazioni presentate all’Ufficio Anagrafe e va accertato se i richiedenti abbiano stabilito la propria residenza in locali ed edifici idonei ad uso abitativo oppure in abitazioni già occupate da altri nuclei familiari. Così come vanno verificati quei casi di cittadini che hanno dichiarato di risiedere in alcune vie ma in immobili senza un numero civico, che sembrerebbero essere strutture ricettive. Strani passaggi di residenza che hanno tutta l’aria di nascondere illeciti e dunque per sgomberare il campo da qualsivoglia sospetto è necessario che le autorità accertino se quanto dichiarato dagli aspiranti cittadini corrisponda al vero. A Forza d’Agrò c’è chi adotta questa pratica ad ogni tornata elettorale perchè sente il “richiamo” oppure lo fa su richiesta senza batter ciglio, perché così si è sempre fatto. Sfacciatamente, senza alcuna remora, dimenticando forse sia un reato.