Martedì 16 Luglio 2024
Cerimonia dopo la decisione del Consiglio. Posata una pietra d'inciampo per il padre


Liliana Segre ringrazia Santa Teresa di Riva: "La mia cittadinanza onoraria sia un monito"

di Andrea Rifatto | 15/05/2024 | ATTUALITÀ

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La cerimonia e la pietra d'inciampo per Alberto Segre

“Ci terrei che la mia cittadinanza onoraria avesse il valore di monito, perchè quanto accaduto durante la Seconda Guerra mondiale non abbia mai più a ripetersi e si possa vivere e progredire in un paese libero, pacifico e solidale”. Testimone dell’orrore della Shoah e sopravvissuta al campo di concentramento, la senatrice Liliana Segre ha ringraziato così Santa Teresa di Riva per averle concesso la cittadinanza onoraria, “quale espressione della più alta riconoscenza e stima della città - la motivazione deliberata all’unanimità dal Consiglio comunale - per il suo prezioso impegno nel diffondere i principi di libertà, uguaglianza e tolleranza, per il grande esempio che rappresenta per il nostro Paese, in particolar modo per le generazioni presenti e future, per la sua azione quotidiana contro l'indifferenza, testimone di una memoria consapevole e monito per tutti a sfuggire ad ogni forma di razzismo o di privazione delle libertà fondamentali”. La cerimonia ufficiale si è svolta al Palazzo della Cultura, preceduta dalla posa di una pietra d’inciampo sulla via Francesco Crispi, davanti la scuola “Felice Muscolino”, dedicata al padre Alberto Segre, morto il 17 aprile 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz. Una pietra, la terza dopo Savoca e Furci Siculo, posata su iniziativa dalla Fidapa Santa Teresa di Riva-Valle d’Agrò presieduta da Osanna Rifatto nell’ambito del progetto regionale “Una pietra per non dimenticare”, in un punto di “inciampo visivo” dove tutti possano vederla e riflettere, soprattutto i più giovani. Presenti alla cerimonia anche la vicesindaca Annalisa Miano, la presidente del Consiglio comunale Domenica Sturiale, l’assessore Domenico Trimarchi, la vicesindaca di Savoca Carmela Miuccio, i parroci Ettore Sentimentale, Aphrodis Kaberuka e Agostino Giacalone, il comandante della Stazione carabinieri luog. Maurizio Zinna, il comandante della Polizia locale Diego Mangiò, il generale dell’Esercito Giovanni Giunta, l’Associazione nazionale Bersaglieri di Taormina-Giardini Naxos, le dirigenti scolastiche Enza Interdonato (Istituto comprensivo) e Maria Grazia D’amico (Direzione didattica) con gli studenti della scuola primaria che hanno prodotto elaborati e rappresentazioni su Liliana Segre e la Shoah. 

"Ringrazio il sindaco, l'intero Consiglio comunale e la comunità di Santa Teresa di Riva per avermi concesso la cittadinanza onoraria della Vostra e da oggi nostra Città - ha esordito Liliana Segre nella lettera inviata dal Senato e letta dal sindaco Danilo Lo Giudice - con particolare commozione ho appreso la notizia della pietra di inciampo in memoria di mio papà Alberto e anche e soprattutto per questo ringrazio sentitamente. Sono da sempre convinta che una società si dice civile quando condivide i valori essenziali di democrazia, solidarietà e promozione morale e materiale, come stabiliti dalla nostra grande e bellissima Costituzione repubblicana. La mia opera decennale in fatto di trasmissione della memoria è stata sempre improntata a questo criterio: non semplice testimonianza e rievocazione, ma sforzo indefesso di formazione delle ragazze e dei ragazzi e in generale della coscienza dei cittadini tutti. Purtroppo, per ragioni che sono certa comprenderete, non potrò essere presente fra Voi, ci tengo però giungano a tutti, alle Istituzioni, alla Cittadinanza di Santa Teresa di Riva, ma soprattutto, direi, alle ragazze ed ai ragazzi delle scuole del territorio, i miei più sentiti e partecipi saluti”. La proposta di concessione della cittadinanza onoraria è stata avanzata dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Mariella Di Bella: “Ringrazio il dottor Francesco Russo che purtroppo non è più tra noi - ha ricordato alla presenza dei familiari - per avermi invogliato a presentarla”.


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