Martedì 23 Aprile 2024
Consegnata ai nipoti del soldato, internato in un campo di concentramento


Medaglia d’onore per Giuseppe Miano di Antillo: “I giovani non devono dimenticare"

di Andrea Rifatto | 30/01/2017 | ATTUALITÀ

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La consegna della medaglia nella Prefettura di Messina

“Oggi questi gesti eroici di sopportazione non vengono compresi e quindi è giusto che le generazioni future sappiano quello che è successo”. Parole pronunciate da Antonino Palella, nipote di Giuseppe Miano, il soldato di Antillo insignito con la medaglia d’onore consegnata dalla prefettura di Messina in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza in cui si commemorano le vittime della Shoah per mano del regime nazifascista. Miano, di stanza in Grecia durante la Seconda Guerra mondiale, il 9 settembre del 1943 venne catturato dall’Esercito tedesco, con cui si era rifiutato di collaborare, e deportato nel campo di sterminio di Dora Mittelbau, nel centro della Germania, dove subì sevizie e patì sofferenze fisiche e morali fino alla liberazione avvenuta il 6 maggio 1945, in seguito all’arrivo delle truppe alleate. L’antillese, che nel frattempo arrivò a pesare solo 36 kg nonostante la sua statura di 1,80 m, scampò alla morte insieme ad altri prigionieri di Dora Mittelbau grazie all’aiuto di un medico tedesco. Storie ricordate dinanzi al prefetto Francesca Ferrandino, che ha consegnato l’onorificenza ai nipoti Antonino e Rosanna Palella, quest’ultima accompagnata dal marito Carmelo Ariosto, alla presenza del sindaco di Antillo Davide Paratore. “Dico sempre ai miei ragazzi di cercare nei cassetti, nelle foto, nelle cartoline, perché lì c’è la storia, la microstoria, la storia individuale – ha aggiunto Antonino Palella, docente all’Istituto comprensivo di S. Teresa di Rva –  che collegandosi alla grande storia fa la memoria di un popolo. Un popolo c’è fin quando c’è memoria: se non c’è un grande popolo, una grande storia, non c’è un grande Stato”. La medaglia è stata consegnata anche ai parenti di Fortunato Germanotta di Naso, internato nel lager tedesco di Sandlbostel, alla presenza del sindaco Giuseppe Randazzo Mignacca.


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