Martedì 23 Aprile 2024
Matteo Francilia, la passerella sul torrente e il suo inseguire gli umori del popolo


Quella voglia di ruspa (a convenienza) del sindaco leghista di Furci

di Andrea Rifatto | 24/02/2019 | ATTUALITÀ

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Matteo Francilia sulla passerella durante un'intervista

Da un argine a un torrentello, da un ponte a una passerella, Matteo saltella senza sosta per il bene della comunità. E combatte le sue crociate locali (contro chi non paga le tasse, inquina, sporca) ispirandosi all’altro Matteo, il capitano, che sta su al Viminale. Il sindaco leghista di Furci Siculo batte in lungo e largo il suo comune, mostrandosi sempre impegnato e abbracciando via social, in ogni istante, i suoi concittadini. A volte però rischia di scivolare e prima di cadere è abile ad aggrapparsi al primo appiglio che trova, pur di non deludere il popolo. Come sta accadendo in questi giorni, per una questione che è stato capace di far nascere dal nulla rendendosi protagonista, soprattutto su giornali e tv su cui tanto ama apparire. Dopo un “tour” in paese con i funzionari del Genio civile di Messina, Francilia ha tirato fuori la vicenda già nota da anni della demolizione della passerella sul torrente Pagliara, ordinata dal Genio civile ma mai eseguita dai Comuni di Furci e Roccalumera. “Va demolita perché crea sovralluvionamento del torrente con rischio esondazione e causa erosione alla nostra spiaggia, subiamo questa decisione, questa passerella sommergibile realizzata dall’Anas è una porcheria, io faccio il sindaco non il tecnico e per questa ragione, a tutela della mia comunità, mi attengo alle disposizioni dei tecnici! È una questione di buon senso e di responsabilità verso i miei concittadini! La mia priorità è salvaguardare la loro incolumità”. Dunque per Francilia nessuna alternativa possibile, bisogna accendere le ruspe e abbattere. Via la passerella. Che, ricordiamo, non è di competenza solo di Furci, ma anche del Comune di Roccalumera, visto che entrambe le amministrazioni ne hanno la gestione dal dicembre 2013 e l’hanno aperta al transito in estate (eccetto nel 2016) per snellire il traffico, ritenendola anche un’importante via di fuga. Ma per Matteo, che ne fa una questione tutta sua, è una porcheria. Ma non faceva il sindaco e non il tecnico? Non sente però alcuna esigenza di confrontarsi e discuterne con il collega sindaco del paese accanto, Gaetano Argiroffi, che invece si oppone alla demolizione della passerella ritenendo non vi siano rischi per la popolazione e che la stessa non provochi l’innalzamento del greto.

Matteo Francilia, oltre ad aver ignorato il collega, inizia però a rendersi conto che il popolo, quello reale e quello virtuale dei social network, non è poi così tanto dalla sua parte. E dopo aver ascoltato la replica di Argiroffi e preso atto che i cittadini stanno iniziando a lamentarsi per il previsto abbattimento dell’opera, tanto da annunciare già petizioni per il mantenimento, ci pensa su e fa dietrofront per cercare di ottenere compiacimento. “Chiederò un incontro ufficiale con l'ingegnere capo del Genio civile per cercare di ottenere la revoca dell’ordinanza, affinché si possa prima procedere con la realizzazione di un vero e proprio ponte (considerato il fatto che siamo già in possesso di un progetto preliminare), fondamentale via di fuga necessaria per il miglioramento della viabilità nel nostro territorio. Il Genio civile si deve assumere le proprie responsabilità, non si possono mettere sempre in croce le comunità e chi le rappresenta”. Non si capisce quale responsabilità dovrebbe assumersi il Genio civile, visto che sono i Comuni ad aver in carico la passerella e sono loro ad essersele assunte finora aprendola ogni anno in estate, anche nel 2018, quando Francilia si è sì trovato sul tavolo l’ordinanza di apertura firmata dal suo predecessore che poteva anche revocare, alla luce di quanto dichiara oggi. Adesso si propone come risolutore della vicenda e parla di “realizzare un ponte vero e proprio”, postando simulazioni di progetto di avveniristici collegamenti sul Pagliara. Nel Piano triennale delle opere pubbliche di Furci vi è in effetti un intervento da 2,5 milioni al 37esimo posto, senza contare che a settembre la Giunta dell’Unione dei Comuni ha approvato un atto di indirizzo per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica per l’unificazione dei lungomari tra S. Alessio, S. Teresa, Furci e Roccalumera. Tanti progetti, tanti sogni, irrealizzabili a breve termine. “Cercherò di organizzare un incontro al Genio civile – dice alla sua gente il sindaco di Furci – vi terrò aggiornati e cercherò di coinvolgere tutti gli amministratori del nostro territorio in questa battaglia che si doveva già iniziare tanti anni fa per ottenere la messa in sicurezza del territorio attraverso la pulizia dei torrenti Savoca e Pagliara, stante il sovralluvionamento degli stessi e l'accorciamento delle spiagge e una viabilità idonea che possa garantire la sicurezza ai cittadini”. Troppo lavoro arretrato per Matteo, troppe ruspe da far mettere in moto.

Più informazioni: passerella pagliara  


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