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Il 50% dei fondi servirà per infrastrutture viarie. Subito disponibili 61 milioni


Renzi e Accorinti siglano il Patto per Messina: 90 opere per 332 milioni di euro - ELENCO

di Redazione | 23/10/2016 | ATTUALITÀ

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Renzi, Navarra e Accorinti con i sindaci dopo la firma del Patto

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco della Città metropolitana di Messina, Renato Accorinti, hanno firmato nell'Aula Magna dell'Università il Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Messina, documento che prevede complessivamente 90 opere pubbliche per un totale di 332 milioni di euro, provenienti dalle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014/2020, di cui 61 milioni spendibili nel biennio 2016/2017. Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità politiche, civili e militari e sindaci dei comuni della Città metropolitana. Renzi e Accorinti hanno condiviso la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per la infrastrutturazione del territorio, la realizzazione di nuovi investimenti industriali la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, e ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio metropolitano.

“Sono molto grato al presidente del Consiglio Renzi – ha detto il rettore Pietro Navarra – per avere scelto l’Università di Messina come tappa fondamentale per il concreto avvio, con risorse e progetti, di una nuova fase di crescita per il nostro territorio che, inevitabilmente, ne determinerà il suo futuro. Ritengo che una delle missioni più importanti per le università sia quella di riconnettere i giovani che oggi formano, alla realtà che immaginiamo per il domani e di cui loro stessi devono essere, al contempo, destinatari e protagonisti. É con questo spirito che l’Università di Messina ha intrapreso una fruttuosa collaborazione con le istituzioni del suo territorio”.

“É una boccata d’ossigeno allo stato puro – ha detto il sindaco Accorinti – abbiamo diviso il territorio in quattro parti e abbiamo concordato il budget sulla base delle esigenze e senza alcuna interferenza. Certo le risorse non sono ancora sufficienti, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e cominciare da qui”.

“Grazie per l’accoglienza – ha esordito il presidente Renzi – anche a nome dei sottosegretari Claudio De Vincenti e Davide Faraone, e grazie anche al rettore per l’impegno nella rivalutazione del capitale umano, dal quale bisogna partire per lo sviluppo del Mezzogiorno. Sono qui oggi – ha continuato il premier rivolgendosi a tutti i sindaci presenti – per la firma di un importante accordo che porta ingenti risorse, ma in questo caso si tratta di un patto attraverso il quale le due parti si controllano a vicenda e non ci sono rischi, come in passato, di spendere male i finanziamenti. É finita la stagione nella quale non si conoscevano le procedure, siamo davanti ad un accordo che ci rende tutti responsabili”.

La Città metropolitana ha individuato, in un ampio percorso di condivisione territoriale, le linee di fondo e gli interventi prioritari finalizzati alla ricucitura viaria del territorio e alla mobilità sostenibile mediante il miglioramento dei collegamenti interni e delle connessioni, alla riqualificazione e la rigenerazione urbana della città e delle periferie, alla realizzazione di interventi infrastrutturali finalizzati allo sviluppo economico e produttivo del territorio, alla valorizzazione turistica e naturalistica del patrimonio culturale ed ambientale, nonché alla realizzazione di interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale ed alla sicurezza del territorio, con particolare riferimento alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e avendo a riguardo i bisogni occupazionali e sociali delle popolazioni.


L'elenco dei 90 interventi inseriti nel Patto per Messina

Le principali linee di sviluppo e le relative aree di intervento

Infrastrutture – 170 milioni 479mila euro: gli interventi che rientrano in questo settore strategico hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità urbana ed i collegamenti con le aree interne, assicurando pari accessibilità alle diverse aree e promuovendo lo sviluppo economico dei territori. In particolare, il settore comprende interventi strategici, integrati con l’area metropolitana, relativi ad opere viarie, ad interventi infrastrutturali nell’area portuale, nonché interventi all’infrastruttura per la mitigazione della vulnerabilità dell’acquedotto Fiumefreddo, integrati con gli interventi di protezione del versante per la prevenzione dei fenomeni franosi a carico Regione Siciliana (fondi Po-Fesr). Altri interventi infrastrutturali sono più coerentemente descritti nelle azioni per lo “Sviluppo economico” del territorio; sono inoltre previsti interventi di facilitazione procedurale per altre opere finanziate con risorse non Fsc.

Ambiente32 milioni 956mila euro: gli interventi prioritari individuati per questo settore strategico riguardano la messa in sicurezza dei punti di maggior criticità, in un territorio particolarmente esposto a fenomeni di dissesto, la gestione ed il trattamento dei rifiuti la messa in sicurezza degli alvei torrentizi, la riqualificazione ambientale di cave, la realizzazione di piste ciclabili, il recupero di zone forestali e boschive in prossimità dei centri urbani.

Sviluppo economico e produttivo – 57 milioni 031mila euro: le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento comprendono la realizzazione di aree attrezzate per insediamenti produttivi e piastre logistico-distributive, oltre alla valorizzazione delle attività florovivaistiche presenti nel territorio. Sono anche previsti interventi a sostegno dell’imprenditorialità, con particolare riferimento alle categorie deboli (imprenditorialità giovanile e femminile) e la realizzazione (con accelerazione procedurale) di un porto commerciale, peschereccio e turistico nella zona tirrenico-occidentale della Città Metropolitana.

Turismo e cultura55 milioni 585mila euro: le azioni considerate strategiche per questo asse di intervento mirano a riqualificare e valorizzare gli spazi urbani, promuovere il turismo ambientale e paesaggistico attraverso il recupero dei borghi rurali ed il risanamento conservativo di unità edilizie da destinare ad “albergo diffuso”. Sono inclusi nel Piano interventi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e storico e per il potenziamento di “attrattori” di flusso turistico, e di promozione del territorio metropolitano, finalizzati anche alla valorizzazione del crescente flusso crocieristico che interessa la città metropolitana.  

Sicurezza e Cultura della Legalità –  L’intervento è finalizzato alla costruzione del secondo Palazzo di Giustizia per il Distretto della Città metropolitana di Messina.

Altro (Edilizia scolastica e sportiva, infrastrutture e servizi per inclusione sociale nelle periferie) – 15 milioni 947mila euro: sono considerati strategici anche gli interventi che perseguono la finalità di intervenire strutturalmente nel campo dell’edilizia scolastica e sportiva e per l’inclusione sociale e il potenziamento dei servizi alle persone. 

Più informazioni: patto città metropolitana messina  


COMMENTI

roberto mmoschella | il 23/10/2016 alle 15:39:26

E' sorprendente che titolati ed accademici possano credere a tutte queste sciocchezze da propaganda elettorale per l'imminente referendum. W la Sicilia colonia dell'Italia colonia di USA. Vorrei articolare osservazioni e considerazioni che pero' lo spazio a disposizione non permettono, ma ho trovato in rete un interessante articolo che, Redazione permettendo, vorrei sottoporre all'interesse dei lettori e che trovate al http://sakeritalia.it/europa/italia/litalia-tradita/

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