Giovedì 25 Aprile 2024
La riorganizzazione del sistema in provincia di Messina approvata dal Ministero


Rete emergenza, prevista la chiusura di 5 Pte. Salve le ambulanze 118

di Andrea Rifatto | 26/02/2019 | ATTUALITÀ

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L'ambulanza 118 e il Pte di S. Teresa

Chiusura di 5 Pte, conferma di 26 ambulanze medicalizzate e passaggio da automedica ad ambulanza senza medico in una postazione. Sono in sintesi i contenuti del documento di riorganizzazione del Sistema della rete emergenza-urgenza della Regione, che ha ottenuto il via libero definitivo dal Ministero della Salute, per ciò che riguarda la provincia di Messina. Il governo regionale, in ottemperanza alle prescrizioni del Dm 70/2015, ha rivisto il modello organizzativo e punta a costituire un’agenzia unica dell’emergenza che inglobi sotto un’unica direzione sanitaria tutte le attuali componenti del sistema. Il Servizio 118 viene confermato quale elemento essenziale del passaggio da un sistema assistenziale strutturato su ospedali autosufficienti ad un sistema integrato e collaborativo di ospedali e servizi interdipendenti, operanti in rete per garantire i migliori risultati con un ottimale impiego di risorse. In tale contesto il 118 funge da cerniera ed è direttamente connesso alla rete ospedaliera, garantendo l’assistenza domiciliare in urgenza anche agli abitanti di zone non densamente popolate, operando nella fase di “allarme”. La distribuzione dei mezzi di soccorso viene ridefinita nel rispetto degli standard previsti dal Dm 70, secondo criteri di densità abitativa, distanze e caratteristiche territoriali. Confermata la postazione elisoccorso a Messina, attiva h24.

Le postazioni dei mezzi di soccorso avanzato sono state rimodulate e in tutta l’Isola passano da 118 a 128, mentre secondo i parametri dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) dovrebbero essere 96: in provincia di Messina scendono da 26 a 25 e ne viene dunque tagliata una. Tra le 128 Msa (ambulanze con medico) sono ricomprese le postazioni medicalizzate presenti nei Pte: su 39 oggi esistenti, infatti, in 36 è già presente l’ambulanza. Nel bacino di Messina confermate le ambulanze medicalizzate a Barcellona, Brolo (Pte), Capo d’Orlando (Pte), Cesarò, Falcone (Pte), Francavilla (Pte), Giardini, Letojanni, Lipari, Messina ex ospedale Margherita (da automedica passa ad ambulanza senza medico), Messina Gazzi (Pte), Messina ospedale Papardo, Messina ospedale Piemonte, Messina Sud (Pte), Milazzo, Novara (Pte), Patti, Salina (Pte), S, Piero Patti (Pte), S. Teresa (Pte), S. Agata Militello, S. Stefano Camastra (Pte), Saponara, Scaletta (Pte), Taormina, Torregrotta (Pte), Tortorici (Pte). Previsto invece un taglio di cinque Pte classificati a basso impatto in base agli accessi in relazione alla popolazione residente nel comune di appartenenza: Scaletta, Messina sud, Messina nord, Torregrotta e Falcone, che entro il 31 dicembre 2019 saranno trasformati in postazioni medicalizzate del 118. Al momento nessun taglio per i Pte ad impatto medio, ossia S. Teresa, Brolo, Capo d’Orlando e S. Stefano Camastra, mantenuti in deroga al Dm 70 almeno fino al 30 giugno 2020, pur se con accessi inferiori ai 6mila passaggi, secondo il criterio dell’esistenza del presidio ospedaliero posto a una distanza maggiore di 20 minuti. Nessun problema per i Pte ad alto impatto, che hanno sia un presidio ospedaliero a distanza maggiore di 20 minuti e si trovano in zone con particolari difficoltà viarie di accesso: Francavilla, Novara, S. Piero Patti, Salina e Tortorici.


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