Rivolta al mercato di S. Teresa, gli ambulanti bloccano il traffico - FOTO
di Andrea Rifatto | 02/10/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/10/2019 | ATTUALITÀ
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La discussione tra ambulanti e sindaco
Sulla carta sembrava tutto perfetto, ma alla prova pratica sul campo non è andata come ci si aspettava. E così questa mattina al mercato di S. Teresa di riva è scoppiata la rivolta. Era il giorno del debutto con la nuova dislocazione dei 140 posti decisa dal Comune, che ha spostato la fiera quindicinale nella parte lato mare di piazza Antonio Stracuzzi, nell’area adiacente il torrente, e nel piazzale ex Stat, sistemato per essere adibito alle vendite, così da lasciare libera la strada. Ma sono stati proprio gli ambulanti assegnatari degli spazi nello slargo dell’ex società di autolinee a protestare sin dal primo mattino, perché la disposizione dei posteggi prevista dal Comune non corrispondeva alle reali esigenze di una quarantina di venditori, che hanno dunque deciso di non montare i loro banchi protestando e chiedendo la sospensione immediata del mercato, lamentando di essere svantaggiati rispetto agli ambulanti che esercitano la loro attività in piazza Stracuzzi, i quali hanno regolarmente avviato la vendita così come una parte di quelli dell'ex Stat. Discussioni che sono state a tratti anche accese con il sindaco Danilo Lo Giudice, altri amministratori e la Polizia municipale con in testa il comandante Diego Mangiò, fin quando un gruppo ha deciso di bloccare il traffico per protesta, posizionando i furgoni al centro della rotatoria all’imbocco della passerella che collega con Sant’Alessio e mandando in tilt per quasi un’ora la circolazione stradale. Dopo l’arrivo di tre pattuglie dei Carabinieri e di una della Polizia di Stato, gli ambulanti si sono poi spostati più a monte e il traffico ha ripreso lentamente a scorrere. A far scattare la protesta è stata la dislocazione dei posteggi nell’ex Stat nelle tre misure previste (11x5, 8x5 e 6x5 metri) in quanto gli ambulanti hanno fatto presente come in realtà quasi tutti abbiano bisogno di più spazio per poter allestire gli spazi per la vendite (compresi furgoni, tende e ombrelloni) e dunque ciò comporta l’esclusione di 15-18 esercenti dall’area, poichè gli stalli non sono sufficienti visto che il piazzale va a stringere verso monte e dunque non è possibile allestire quattro file per come previsto in progetto, senza contare che i corridoi di passaggio tra i banchi si sono ridotti a un metro anziché due. Contestata anche la superficie dello slargo ex Stat, in parte ripristinata due anni fa con bitume schiumato dopo la demolizione dei capannoni e in parte sistemata adesso con ghiaia e cemento: secondo i venditori con il fondo attuale non ci sarebbero le condizioni igieniche e di sicurezza necessarie a garantire il transito degli utenti senza rischi, soprattutto in caso di pioggia, così come ritengono pericoloso l’attraversamento pedonale che collega le due aree mercatali divise dalla passerella. Il Comune, a partire dal primo cittadino, aveva chiesto questa mattina ai venditori di allestire comunque le bancarelle per vedere quanti sarebbero rimasti fuori e come ricollocarli, ma gli ambulanti si sono rifiutati lamentando di non essere stati interpellati prima e messi a conoscenza di cosa sia stato deciso negli incontri dei mesi scorsi tra l’Amministrazione comunale e sindacati di categoria, che evidentemente non rappresentano tutti gli esercenti. “Accontentare tutti è impossibile – ha fatto loro presente il sindaco Lo Giudice – cercheremo di trovare le soluzioni possibili e fare una sintesi. Se la situazione sarà sempre la stessa mi vedrò costretto a sospendere il mercato quindicinale, perché così non si può andare certamente avanti”. Al termine delle proteste è stato dunque deciso di convocare un incontro in municipio tra l’Amministrazione, una delegazione di cinque ambulanti e i sindacati, per ridiscutere l’assegnazione dei posti. “Cercheremo già lunedì prossimo di affrontare la problematica e vedere se riusciamo a trovare la soluzione – ha aggiunto l’assessore al Commercio, Domenico Trimarchi – e chiederemo l’autorizzazione al Demanio per asfaltare il piazzale. Per la sicurezza dei pedoni ci saranno invece due agenti di Polizia municipale in corrispondenza dell’attraversamento pedonale”. "Ci state solo prendendo in giro" ha lamentato qualcuno degli ambulanti. E c'è chi ha anche fatto presente come l’autorità sanitaria non possa autorizzare le vendite su un fondo sterrato o non asfaltato (il Demanio marittimo difficilmente acconsentirà alla pavimentazione in asfalto), lamentando anche la mancata convocazione della commissione di mercato, composta da quattro membri eletti tra gli operatori e prevista dall’art. 39 del Regolamento comunale di commercio su aree pubbliche del 1998. Dunque oggi mercato a metà, tra la curiosità e la perplessità degli utenti per questo debutto turbolento.