Roccalumera, "Miasi usò stratagemmi contro l'Ato, grazie ad Argiroffi evitato il tracollo"
di Andrea Rifatto | 18/02/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/02/2021 | ATTUALITÀ
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L'esperto Carmelo Saitta
“Quel ricorso presentato nel 2012 al Tar fu uno stratagemma dell’allora sindaco Gianni Miasi per raggirare l’obbligo di inserire in bilancio la somma di 1,3 milioni di euro dovuta all’Ato Me4 e solo grazie al sindaco Gaetano Argiroffi, che nel 2013 si adoperò per confezionare il piano di rientro dei debiti dovuti all’Ato per ben 2,5 milioni, fra i quali rientra anche le parte contestata al Tar, si sono evitati squilibri non sanabili”. A dirlo è l’Amministrazione comunale di Roccalumera, che tramite l’avvocato Carmelo Saitta, esperto del sindaco, ha commentato la sentenza su un vecchio contenzioso per la gestione rifiuti emessa dal Tar di Catania, che si è dichiarato incompatibile su un ricorso presentato nove anni fa con il quale l’Amministrazione del tempo contestava all’Ato Me4 il mancato espletamento di alcuni servizi e quindi la non esigibilità dei crediti vantati. “I giudici hanno bocciato l’iniziativa di Miasi e della sua compagine sul piano gestionale e legale - afferma Saitta - e all’epoca, sussistendo la vertenza giudiziaria, non vennero messe in bilancio le somme inerenti il contenzioso instaurato, così da sopperire ad una necessità finanziaria da mettere a bilancio, quale spesa dovuta, mentre le norme contabili impongono in presenza di una contesa giudiziaria di postare a riserva in bilancio le somme oggetto del contendere, in modo che l’Ente, in caso di perdita, dispone della liquidità per pagare ed in caso di vittoria la posta finanziaria in riserva diventi economia”. Secondo l’esperto, se non ci fosse stata lungimiranza da parte del sindaco Gaetano Argiroffi e di tutta la sua compagine, eletta nel 2013, oggi il Comune di Roccalumera si sarebbe trovato esposto a dover reperire un’ingente risorsa finanziaria e provvedere alla relativa liquidazione, con ricadute sul bilancio in corso. “Pertanto l’azione del primo cittadino volta a risanare le criticità debitorie ereditate da chi l’aveva preceduto nella gestione del Comune, oggi si rivela vincente e giusta, soprattutto utile ed indispensabile nell’interesse pubblico collettivo - conclude Saitta - e premia il merito di chi sa governare, senza proclami, ma nel rispetto delle norme e della comunità, che è stato chiamato a dirigere”. Infine viene rivolto un invito all’attuale minoranza “ad esprimere plauso alla gestione di Argiroffi, ma so che non lo faranno, in quanto ostaggio del passato e di un mentore che li porta sempre a produrre scelte sbagliate”.