Giovedì 25 Aprile 2024
Contestata dinanzi al Tribunale del Lavoro la decisione dell'Amministrazione


S. Teresa. Cinque dipendenti comunali fanno ricorso contro il trasferimento al Ccr

di Andrea Rifatto | 03/05/2017 | ATTUALITÀ

4001 Lettori unici | Commenti 10

Il Centro comunale di raccolta di Catalmo

Si terrà il prossimo 8 giugno la prima udienza dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale civile di Messina per discutere il ricorso presentato da cinque dipendenti comunali di S. Teresa di Riva assegnati lo scorso anno a svolgere compiti di custodia e spazzamento presso il Centro di raccolta comunale dei rifiuti di contrada Catalmo. La vicenda è nata nei mesi scorsi quando gli impiegati hanno deciso di rivolgersi a un legale contestando la decisione dell’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca e chiedendo che venga accertata e dichiarata l’illegittimità dei rispettivi provvedimenti di individuazione e assegnazione presso il Centro di comunale di raccolta e le aree ecologiche presidiate dell’Ambito di raccolta ottimale di S. Teresa e per l’effetto annullare i trasferimenti disposti con il ripristino della situazione precedente. Il ricorso è stato presentato dai dipendenti Giovanni Maccarrone, Angelo Maccarrone, Carmelo Crisafulli, Antonino Francesco Ruggeri ed Enrico Aliberti, mentre altre due colleghe, Rita Ricci e Silvana Catania, hanno deciso di non aderire al contenzioso. I cinque hanno chiesto inoltre la condanna del Comune alla integrale refusione delle spese di lite, oltre al rimborso di spese generali e Iva.

Nel febbraio dello scorso anno, prima dell’avvio del nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nell’ambito del quale è stato attivato il Ccr, l’Amministrazione aveva diramato un atto di interpello a tutti i dipendenti comunali di categoria B per lo svolgimento dell’attività lavorativa ma solo un dipendente aveva reso la propria disponibilità. Il sindaco De Luca aveva quindi sollecitato i direttori di area di assegnare almeno cinque unità di personale categoria B, avendo riguardo al carico di lavoro svolto in modo da non sottrarre tempo ai compiti di ufficio, e una figura di categoria B con funzioni di coordinamento. Il 21 aprile l’Esecutivo aveva quindi assegnato al Ccr e alle aree ecologiche presidiate (non ancora entrate in funzione) i dipendenti Silvana Catania (cat. C) e i categoria B Giovanni Maccarrone, Angelo Maccarrone, Antonino Francesco Ruggeri, Enrico Aliberti, Rita Ricci impiegati della I Direzione, e Carmelo Crisafulli, in servizio presso la Polizia municipale, disponendo che a turno si recassero per alcune ore lavorative in contrada Catalmo. In cinque però non hanno condiviso il provvedimento presentando ricorso, anche se non tutti in questi mesi hanno effettivamente prestato servizio al Centro di raccolta in quanto esonerati per motivi di salute o altro. In vista dell’udienza, la Giunta ha deliberato di costituirsi in giudizio: al legale incaricato, l’avvocato Santina Intersimone di S. Teresa, andrà un compenso di 3mila 501 euro comprese spese e Iva, somma già impegnata sul bilancio comunale.

Più informazioni: ccr s. teresa  


COMMENTI

Pippo | il 03/05/2017 alle 12:24:29

De Luca è stato troppo buono , doveva fare come un altro sindaco che informava la procura delle belle abitudini di alcuni dipendenti e poi vedevamo come finiva ..

FAUSTO PARRA | il 03/05/2017 alle 14:18:52

"doveva fare come un altro sindaco che informava la procura delle belle abitudini di alcuni dipendenti " DIGIAMOLA TUTTA PERò E INFORMIAMO I TIFOSI DI FEISBUK CHE A SUA VOLTA QUEL SINDACO è RIMNASTO FO....TO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER COMPORTAMENTI NON CERTO IRREPRENSIBILI, BENSI' REITERATI....E ORA I ANTATERESINI SE LO RITROVERANNO SUL GROPPONE...AHAHA!!

Pippo | il 03/05/2017 alle 15:34:41

Trattasi di un sindaco di un comune vicino X le note vicende finite alla cronica nazionale dei dipendenti assenteisti .. Non capisco quale connessione Sign Fausto lei trova.. Saluti e baci e prima di pungersi si gratti

Giuseppe con la G. | il 03/05/2017 alle 22:45:04

De Luca il misericordioso..... Balli, balletti, torte giganti e miss con i NOSTRI SOLDI... ma la fogna ci sommerge ancora!

Pippo | il 04/05/2017 alle 09:11:46

De Luca ha ridato visibilità a sto paese, AVOGLIA che rosicate .... Ciaoooo

osservatore santateresino | il 04/05/2017 alle 14:03:47

Chi non vuole che vengano spesi i propri soldi è libero di andare via da Santa Teresa, magari in Africa Centrale, con tutto il rispetto per quei popoli..... VADA, VADA VIA DALLA CIVILTA'

Giuseppe con la G. | il 05/05/2017 alle 08:38:05

io 5 anni fa ho votato de luca ma ora me ne pento. non ha portato a termine neanche una delle cose proclamate nel programma. E solo capace di fare feste e travestirsi (scena della torta direi patetica...) a lui non importa nulla di s. teresa, gli interessano solo i voti x la scalata al potere. molto molto deluso.

Giuseppe con la G. | il 05/05/2017 alle 08:47:37

una, anzi mezza del suo programma non l ha portata a termine. inoltre si sta attorniando da personaggi noti ai santateresini come personaggi poco puliti ( u maresciallu...u prufissuri..u brigaderi...u rais...) e fare pulizia era il motivo del mio precedente voto.ora invece bisogna votarci contro. spero che anche altri santateresini aprano gli occhi, come me. nell interesse dei nostri figli. scusate lo sfogo.

osservatore santateresino | il 05/05/2017 alle 13:14:00

Ha portato a termine cose più importanti per la nostra vivibilità e visibilità. E bisogna essere fieri. Non volete che si spendano i nostri soldi. Allora cosa avreste detto se lo svincolo e il porticciolo turistico fossero stati realizzati con i nostri danari? Mah, non si è mai contenti!!!! Intanto lo svincolo è stato finanziato, Sig. G.

fausto parra | il 06/05/2017 alle 09:48:30

Pose, manfrine, divise, un ragno vaneggiante al punto che tutti si chiedono se ci sta ancora con la testa. Straziante, con le sue macchiette fuori tempo, ma neppure lui rinuncia all’antica spocchia, all’antica arte di complicare le cose come qualcosa a cui disperatamente aggrapparsi, forse l’unica rimasta.Questo è un piccolo, moribondo Paese che di spocchia si nutre, dove nessuno è più se stesso e la semplicità, l’umiltà sono gli unici peccati imperdonabili, le uniche vergogne di cui vergognarsi. A meno di non recitarle. La spocchia politica è quella più patologica, E il popolaccio social un po’ odia e un po’ imita, secondo la legge immutabile degli scimpanzè!

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