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S. Teresa, concluso il servizio di salvataggio ma i bagnini non hanno visto un euro
di Andrea Rifatto | 10/09/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/09/2019 | ATTUALITÀ
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Una delle torrette di salvataggio
Hanno concluso le loro attività senza ricevere finora un euro i 22 bagnini impegnati durante l’estate nel servizio di vigilanza e salvataggio in mare sulla spiaggia libera di S. Teresa di Riva. Domenica è stato l’ultimo giorno in cui sono state operative le quattro torrette posizionate sull’arenile, che hanno visto operare dal 30 giugno gli addetti al salvataggio appartenenti al Corpo Volontario di Soccorso in Mare di Catania, che si è aggiudicato l’appalto bandito dal Comune per l'importo di 28mila 581 euro. Per 71 giorni consecutivi, come da contratto, sono stati presenti due bagnini per ogni postazione, su due turni di cinque ore ciascuno, 9-14 e 14-19, per una paga prevista per ciascun turno di 19-20 euro ad addetto sotto forma di rimborso. Denaro che però nessuno ha visto, al contrario degli anni scorsi quando a metà del periodo di attività è stato corrisposto un anticipo. Gli accordi con il Comune, infatti, prevedono il versamento nelle casse del Cvsm del 50% delle somme entro trenta giorni dall’inizio del servizio a titolo di anticipazione: dunque l’Ente doveva provvedere entro il 30 luglio ma ha potuto liquidare la somma solo il 21 agosto, con determina del comandante della Polizia municipale Diego Mangiò, visto che fino a quel giorno il Corpo Volontario di Soccorso in Mare non aveva presentato la ricevuta e comunicato le coordinate bancarie del conto corrente dedicato. Dunque il 21 agosto il Comune ha liquidato 14mila 290 quale acconto del 50% per l’attività di salvataggio e nei giorni successivi doveva far seguito l’emissione del mandato di pagamento. Abbiamo chiesto lumi al Comune, in particolare per capire se la somma sia stata effettivamente versata al Cvsm, ma la dirigente dell'Area Finanziaria, Rosaria Gambadoro, non ha voluto fornire spiegazioni sostenendo di non poter dare risposte ai non appartenenti all'associazione che ha svolto il servizio. Lo stesso abbiamo fatto con il portavoce del Corpo Volontario di Soccorso in Mare, Alessandro Marco Gaglio: “Dal Comune non abbiano ancora ricevuto le somme sul conto, su questo non ci sono dubbi – ci ha detto – noi siamo abituati che la stessa giornata che viene fatto il mandato facciamo i bonifici”. Il risultato è che ai bagnini, che hanno svolto regolarmente il servizio e contavano sulla paga stabilita per far fronte alle proprie esigenze, non è arrivato ancora un centesimo. Cosa si è inceppato? Ci auguriamo che la situazione si risolva al più presto.