Venerdì 17 Maggio 2024
Incremento dei costi di smaltimento rispetto alle previsioni. In estate più ritiri


S. Teresa, crescono i rifiuti prodotti e i servizi: il Comune costretto a sborsare di più

di Andrea Rifatto | 07/07/2021 | ATTUALITÀ

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Plastica e umido hanno fatto lievitare la spesa

Più rifiuti prodotti rispetto al previsto e più servizi da garantire nel periodo estivo, con il risultato che i costi della gestione dei rifiuti aumentano di 63mila euro. Gli ultimi atti adottati dal Comune di Santa Teresa di Riva in materia di smaltimento degli scarti prodotti dalle utenze domestiche e commerciali, infatti, vedono un incremento della spesa legato alla necessità di dover avviare nei centri di recupero una maggiore quantità di rifiuti di quella preventivata e all’esigenza di garantire una qualità del servizio correlata all’aumento esponenziale della popolazione durante la stagione balneare. Il primo provvedimento emanato dall’Ufficio tecnico riguarda il conferimento di plastica e lattine, affidato da due anni alla Messinaservizi Bene Comune, società partecipata del Comune di Messina, che smaltisce i rifiuti nell’impianto di Pace: a dicembre era stata siglata una proroga fino al 31 maggio per una spesa di 25mila 740 euro, ritenuta adesso insufficiente in quanto “i quantitativi di plastica e lattine già conferiti e da conferire fino al 30 luglio sono superiori rispetto alle previsioni. Dunque sono stati stanziati altri 18mila 447 euro, di cui 16mila 302 per la plastica (38 tonnellate) e 2mila 145 per le lattine (5), ma dal provvedimento non emerge chiaramente se si tratti di una nuova proroga dell’appalto fino al termine del mese di luglio, considerato che dalla scadenza prevista per il 31 maggio e fino ad oggi non è stato adottato alcun provvedimento di prosecuzione dell’affidamento del servizio di smaltimento di plastica e lattine. Al ribasso si sono rivelate anche le quantità di rifiuti organici prodotti, visto che la somma presuntiva stanziata appena quindici giorni fa, pari a 40mila 425 euro, è stata ritenuta insufficiente in quanto i quantitativi di rifiuto biodegradabile già conferiti e da conferire fino al 16 luglio sono superiori rispetto alle previsioni, per cui la somma prevista è stata integrata con altri 23mila 177 euro, importo che copre lo smaltimento di 86 tonnellate di umido al costo di 245 euro/tonnellata. 

E se lo smaltimento costerà di più, non è da meno la raccolta: nel calendario della raccolta differenziata del 2021, predisposto dalla gestore del servizio, la ditta “Onofaro Antonino”, su indicazione del Comune, sono stati inseriti dei passaggi aggiuntivi per la raccolta dell’umido, ossia il mercoledì per le utenze domestiche e tre giorni per quelle non domestiche, nel periodo da 15 giugno al 30 settembre: il terzo passaggio per le abitazioni, per un totale di 16 ritiri aggiuntivi, costerà 12mila 419 euro, mentre i tre passaggi per le attività commerciali e produttive, per un totale di 47 ritiri extra, incideranno per 6mila 810 euro, per una spesa complessiva aggiuntiva di 21mila 152 euro. Una parte utile per abbassare i costi possono farla sicuramente i cittadini, soprattutto riducendo la produzione di rifiuti in plastica evitando l’acquisto di merci con eccessivi imballaggi e favorendo i prodotti sfusi, cercando di praticare quotidianamente comportamenti che tendono al raggiungimento dell’obiettivo rifiuti zero.


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