S. Teresa, fotovoltaici spenti e meno risparmi: scontro al vetriolo Bartolotta-Lo Giudice
di Andrea Rifatto | 01/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/11/2022 | ATTUALITÀ
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Mancano ancora i pannelli fotovoltaici sul terrazzo
Tutti d’accordo sull’adozione di ogni iniziativa utile per abbassare i costi dell’energia elettrica e combattere il caro bollette, ma cosa sta facendo il Comune di Santa Teresa di Riva in questa direzione? Il tema è stato discusso in Consiglio comunale, dove è arrivato il j’accuse della minoranza che ha denunciato come l’Amministrazione non abbia fatto nulla di utile ma anzi abbia pure trascurato le possibilità che ha avuto in questi anni per produrre energia a costo zero. Ne è nato un botta e risposta con il sindaco, che ha respinto gli addebiti. “Abbiamo impianti fotovoltaici, realizzati con fondi pubblici, che non producono energia e sono delle cattedrali nel deserto - ha evidenziato il capogruppo Nino Bartolotta - a partire dal palazzo municipale dove non si hanno notizie dei pannelli solari rimossi dalla facciata e non più installati, un impianto inutilizzato da oltre due anni con un mancato risparmio di 80mila euro l’anno. Il fotovoltaico sul tetto del depuratore fognario non è mai stato attivato (circa 10mila euro/annui di risparmi), così come sull’ex scuola di Misserio (4mila 680 euro/annui), mentre sulla scuola media sono funzionanti solo i pannelli sulla pensilina di ingresso e su una parte del tetto, ma un’altra porzione non è allacciata. Un quadro desolante che costa parecchio alla nostra comunità. E poi ci strappiamo le vesti per il caro energia che subiscono famiglie e imprese. Non c’è la volontà politica - ha sottolineato il leader di opposizione - di utilizzare gli impianti solari per ridurre i costi dell’energia nella strutture pubbliche”. Tesi respinta dal sindaco Danilo Lo Giudice: “Il fotovoltaico sul municipio produce un risparmio di 15mila euro l’anno nella migliore delle ipotesi - ha replicato - i pannelli che erano sui prospetti saranno messi sulla terrazza non appena la ditta reperirà i sistemi di ancoraggio per montarli e riattivare tutto l’impianto”. Il primo appalto per la riqualificazione energetica dell’immobile prevedeva infatti solo lo smontaggio dei 155 pannelli dalle facciate sud-ovest e sud-est, mentre con il secondo cantiere ancora in corso è stata inserita nella variante approvata ad agosto la sostituzione della struttura di ancoraggio metallica, che prevedeva la foratura della pavimentazione, con zavorre in calcestruzzo sulle quali posare i pannelli. “Sul depuratore l’impianto fotovoltaico non è ancora attivo perchè attendiamo che Enel adegui la cabina - ha proseguito Lo Giudice - e ricordo che esistono impianti fotovoltaici anche nella scuola di Bucalo, all’asilo nido, sul campo sportivo. Al di là del solare, il risparmio energetico è stato garantito in questi anni anche con altri interventi, come la parete ventilata sul municipio, nuovi infissi a taglio termico e altre soluzioni”. Ma la minoranza rimane sulle proprie posizioni: “Non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo - ha commentato Bartolotta - il sindaco ci faccia sapere quando il tutto tornerà alla normalità. Possibilmente prima della fine del suo mandato”.