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S. Teresa, il prete e la chiesa abusiva da demolire: “Solo cattiverie, così fan tutti”
di Andrea Rifatto | 29/05/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/05/2019 | ATTUALITÀ
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Padre Broccio durante una celebrazione a Ligoria
“Sono solo cattiverie verso di me, non sono uno speculatore”. Ma quei 3mila metri cubi abusivi sono lì, li ha costruiti lui e senza alcun titolo edilizio, in violazione del Programma di Fabbricazione. In quel luogo sulla collina di S. Teresa di Riva dove per riunirsi in preghiera giungono da tutta la provincia e anche oltre. Padre Francesco Broccio lo ha chiamato “Parco della Divina Misericordia” e lo definisce sul suo sito internet “un centro di spiritualità dove si può usufruire, con un contributo simbolico, della foresteria, ideale per piccoli gruppi, o famiglie, o giovani, che volessero trascorrere qualche giorno di preghiera all’interno delle opere pastorali e riposarsi spiritualmente e fisicamente”. Peccato che la maggior parte di quelle strutture, in particolare l'edificio destinato a chiesa, siano abusive. Per divulgare la legge di Dio è stata violata quella degli uomini. Da un sacerdote. Il Comune contesta al carismatico don Broccio, parroco alla Sacra Famiglia fino allo scorso ottobre e attualmente guida delle frazioni di Savoca, di aver edificato cinque strutture abusive all’interno del complesso edilizio in contrada Ligoria dove ha sede la “Fraternità Carismatica Gesù confido in Te”, associazione di fedeli nata a Limina nel 2001 e da lui guidata. Il 15 aprile e il 6 maggio i funzionari dell’Ufficio tecnico con la Polizia municipale gli hanno fatto visita, dopo la richiesta di accertamento arrivata il 21 marzo dal Genio civile, scoprendo come rispetto a quanto autorizzato vi siano in realtà quasi 3mila metri cubi di volumetria abusiva. Il Comune ha quindi ordinato a don Broccio la demolizione entro 90 giorni di quanto costruito in assenza di autorizzazione e/o in difformità a due concessioni edilizie, una del 1992 rilasciata ad un vecchio proprietario, Giovanni Scarcella, e a quella in sanatoria del 2011 rilasciata all’ex sindaco Carmelo Iaria, da cui Broccio ha comprato nel giugno 2012 il fabbricato rustico esistente e il terreno intorno, oltre che in difformità alla dichiarazione di inizio attività rilasciata a settembre 2012 allo stesso sacerdote. Se non abbatterà, tutto passerà al patrimonio del Comune. In arancione l'unico fabbricato risultante al Catasto. A destra la vista da Google
Nessuno si è accorto dal 2012 a oggi di cosa fosse stato costruito in contrada Ligoria? Strano, visto che lo stesso padre Broccio abbia sempre mostrato pubblicamente cosa ci fosse all’interno di quell’area e le sue celebrazioni, tra foto e dirette, siano visibili a tutti sui social network. Ma per far spingere fin lì tecnici e agenti è stato necessario un esposto al Genio civile di Messina. Il Comune ha quindi rilevato come sull'unico fabbricato autorizzato (corpo A, in cemento armato, due piani oltre interrato) vi sia stato un aumento di superficie sul prospetto sud-ovest di 6,60 mq e di volume pari a circa 25 mc; il resto è stato edificato in modo completamente abusivo, ossia: corpo B, la chiesa (struttura mista c.a. e acciaio su un piano con seminterrato per 2.110 mc), corpo C (due locali tecnici posti lateralmente di dimensioni 1,90 x 1,40 m e altezza 2,20 m con al centro un manufatto a pianta pentagonale con base, coincidente con il prospetto principale, di 7,80 m e profondità di circa 4,50 ad altezza di 3,15 m, per un totale di 107 mc); corpo D (struttura in muratura su piano seminterrato e copertura piana calpestabile per 153 mc) e corpo E (struttura in muratura su due piani con copertura in pannelli di lamiera coibentata per 552 mc e in aderenza due servizi igienici per 18,50 mc). L’ordinanza di demolizione (contro cui padre Francesco Broccio potrà fare ricorso al Tar o alla Regione) è stata inviata anche alla Procura della Repubblica di Messina, che sembrerebbe aver già acceso i riflettori su quel complesso edilizio tanto che sarebbero stati effettuati nei mesi scorsi dei rilievi aerei. Di quei fabbricati non vi è ovviamente traccia neanche al Catasto, ad esclusione del corpo A (foglio 9 part. 1931), accatastato ad aprile 2011 da Iaria come in corso di costruzione e ancora risultante come tale anche a nome di Broccio, mentre la particella dove sorge la chiesa (la 1991) è stata iscritta sempre da Iaria nel dicembre 2011 come area urbana (superficie di corte, priva di fabbricati, che ha una forte valenza urbana ossia non ha più le caratteristiche per essere censita come terreno agricolo) per 270 mq e tale è rimasta anche dopo la vendita. Tutto intorno, al Catasto risulta pascolo, mandorleto e fico d’india (anche una porzione di chiesa), per un totale di 6mila mq. Almeno sulla carta. Dunque quelle strutture sarebbero sconosciute al Comune anche ai fini dell’applicazione delle imposte ed è strano che nessun controllo incrociato abbia permesso di scoprirlo. L'edificio destinato a chiesa nel "Parco della Divina Misericordia” Ieri abbiamo sentito padre Broccio: “Una situazione delicata, preferisco che siano alcuni professionisti a seguire questa cosa e decidere come agire – ci ha risposto – ma sorrido, non penso di essere uno speculatore, bisognerebbe vedere in giro, sono delle cattiverie, un po’ di misericordia per le persone cattive e per quelli che vorrebbero pescare nel torbido, mi dispiace per la cattiveria, la gogna, le cattive azioni che si fanno, mi assumo la responsabilità di ogni mia azione e di quello che ho fatto. Capisco che viviamo in questo mondo e dobbiamo attenerci alle leggi di questo mondo, casomai non l’abbia fatto è giusto che si proceda. Però accanirsi contro una persona significa volere i caterpillar entrare da una parte del paese e uscire dall’altra, sappiamo quello che c’è - si difende - significa voler sparare sulla croce rossa. Se si vuole farlo ognuno faccia quello che vuole rispondo delle mie azioni. Ma visto che hanno iniziato con me – dice passando all’attacco – sarebbe opportuno continuare con tutti, visto che basta semplicemente fare un esposto al Genio civile. Eventualmente se l’esposto è stato fatto per padre Broccio, allora padre Broccio lo può fare verso tutti gli altri, ci sono tantissimi negozi che sono garage, tantissime lavanderie che sono attici. Io ho fatto un luogo di culto, ho chiesto come potevo farlo e mi è stato suggerito qualcosa, negato qualcos’altro. Rimango molto perplesso soprattutto per il chiasso mediatico che si vuole fare, ma rimango molto sereno, desidero capire perché si è iniziato così, se si è iniziato così significa che si vuole concludere peggio per tutto il resto del paese. Se vale per me deve valere per tutti”. E ieri sera sulla pagina Facebook della “Fraternità Carismatica Gesù confido in Te" ha postato un passaggio della Bibbia: "Essi ti faranno la guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per liberarti" dice il Signore.