Martedì 16 Luglio 2024
La violenta lite sul lungomare (ma non solo) ha acceso il dibattito politico in Consiglio


Santa Teresa è una città insicura? Botta e risposta in aula tra opposizione e sindaco

di Andrea Rifatto | 09/07/2024 | ATTUALITÀ

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Nelle ultime settimane si sono verificati vari episodi

"C’è un problema di sicurezza, è inutile nasconderlo o non parlarne per non nuocere all’immagine del paese, un problema che emerge oggi più di ieri”. A sostenerlo è il capogruppo della minoranza consiliare di Santa Teresa di Riva, Nino Bartolotta, dopo la violenta lite avvenuta nei giorni scorsi sul lungomare al centro della cittadina jonica, dove due uomini si sono affrontati violentemente davanti un chiosco bar ferendosi a vicenda, utilizzando anche cocci di bottiglia, prima dell’intervento dei Carabinieri. “Il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza e ufficiale di governo, non può sottrarsi alla responsabilità di capire cosa stia succedendo soprattutto in alcuni contesti - ha detto Bartolotta in Consiglio comunale - nel rendiconto 2023 appena approvato non c’è traccia di spese per la sicurezza, è stata attivata la videosorveglianza anni fa e poi nulla, se si pensa di aver risolto così il problema si commette un errore. Capisco che l’azione sconsiderata di una persona non possa coinvolgere il paese - ha aggiunto il consigliere di opposizione -  ma se un’attività deve chiudere alle 19 per paura allora c’è un problema di sicurezza, così come in alcuni condomini ci sono problemi tutte le notti e la gente deve andare via per poter dormire. Dobbiamo pensare di attivare tutto ciò che è necessario e spendere le somme per garantire maggiore tranquillità”. 

Ragionamenti che il sindaco Danilo Lo Giudice ha respinto al mittente: “Lei tenta di lanciare spot per raccontare un paese che non c’è - l’immediata replica in aula - si è verificato un episodio sicuramente spiacevole che indipendentemente dalle persone coinvolte non può far passare il messaggio che non vi sia sicurezza a Santa Teresa di Riva, perchè il problema esisterebbe qualora si verificasse una serie continuativa e costante di episodi”. Il primo cittadino ha ricordato gli investimenti fatti negli anni, con fondi del Ministero dell’Interno e del Comune, per i due lotti dell’impianto di videosorveglianza, con 148 telecamere attive in 61 postazioni, ritenendo che il sistema consenta alle Forze dell’ordine di intervenire e reprimere i reati. Il terzo lotto presentato al Viminale nel 2022 prevede altri 22 occhi elettronici per un totale di 83 siti monitorati, per una spesa di 772mila 262 euro, ma al momento non è stato finanziato.


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