Martedì 16 Luglio 2024
Regolarizzazione economica della concessione: da Palermo arrivata anche un'ingiunzione


Santa Teresa, la Regione batte cassa sui canoni demaniali: il Comune vuol vederci chiaro

di Andrea Rifatto | 30/05/2024 | ATTUALITÀ

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In concessione 48.700 mq quadrati tra strada, marciapiedi e aiuole

La Regione batte cassa ma in municipio vogliono vederci chiaro. È ancora in corso la regolarizzazione della posizione economica del Comune di Santa Teresa di Riva nei confronti del Demanio marittimo relativamente al pagamento dei canoni del lungomare, legati alla concessione rilasciata nel 1987. A distanza di quasi quattro anni l’Ufficio tecnico ha provveduto a versare quanto dovuto all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, che il 9 dicembre 2020 ha richiesto la regolarizzazione tecnico-amministrativa e contabile dei canoni dal 2010 al 2019, con il conguaglio di 13mila 250 euro per il periodo 2010-2018 e altri 14mila 450 euro relativi al 2019, per un totale da pagare pari a 27mila 700 euro. Importi legati alla superficie del lungomare per 48mila 700 metri quadrati e a parte delle aree a monte destinate a verde pubblico, che il Comune da tempo ha intenzione di acquisire. Adesso l’Ufficio tecnico ha ritenuto di poter procedere al pagamento dei canoni pregressi dovuti e liquidare all’Assessorato Territorio ed Ambiente la somma di 27mila 700 euro. Se per il lungomare la situazione appare ormai cristallizzata, i rapporti tra Comune e Regione sono invece più complicati per i canoni legati alla condotta sottomarina di scarico del depuratore fognario, relativi ad una concessione del 2001. In questo caso, lo scorso luglio, il Demanio marittimo ha inviato in municipio un’ingiunzione di pagamento per la regolarizzazione tecnico-amministrativa e contabile dei canoni dal 2010 al 2018, per un importo di 45.000 euro, e per i canoni annui 2019 e 2020 (anno esente) pari a 5mila euro, per un totale di 50mila euro, mentre a novembre l’Assessorato ha richiesto la regolarizzazione anche dei canoni dal 2021 al 2023 per un importo complessivo di 15mila euro. 

L’Ufficio tecnico fa presente che attualmente è in corso da parte del Demanio la rideterminazione di quanto effettivamente dovuto dal Comune per gli anni dal 2010 al 2018 e ritiene che ad oggi si possa procedere al pagamento in acconto dei canoni pregressi relativamente agli anni 2021-2023, per la somma di 10mila euro impegnata e liquidata alla Regione in questi giorni. Dal demanio marittimo a quello fluviale: lo scorso anno il Comune ha stipulato l’atto di concessione per regolarizzare l’utilizzo di un’area demaniale sulla sponda sinistra del torrente Agrò per un totale di 37.572 metri quadrati, versando 25mila 248 euro all'Agenzia del Demanio per il pagamento dei canoni anni 2012-2022 già maturati, di cui 21mila 461 euro per la superficie originaria in concessione pari a 28.984 metri quadrati e altri 3mila 787 euro per un’ulteriore porzione di 8.588 metri quadrati. Un’attività di regolarizzazione del pregresso, quella relativa dei canoni demaniali, partita del 2012 quando l’allora sindaco Cateno De Luca diede mandato all’Ufficio tecnico di effettuare la ricognizione delle aree demaniali fluviali e marittime per le quali era stata presentata richiesta di concessione o già concesse. Si scoprì due anni dopo che dal 1996 al 2014 il Comune non aveva più ottenuto le concessioni per il lungomare, dopo la scadenza di quella decennale del 1987. L’obiettivo di acquistare la litoranea, manifestato già dieci anni fa, non è stato finora raggiunto.


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