Sabato 27 Luglio 2024
Ordinanza del sindaco e fornitura dal Consorzio per far fronte alle maggiori esigenze


Santa Teresa, risorse idriche insufficienti e il Comune compra l'acqua dai privati

di Andrea Rifatto | 05/07/2024 | ATTUALITÀ

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Anche le docce in spiaggia fanno aumentare i consumi

Il rischio che l’acqua dei pozzi comunali non sia sufficiente non è così remoto e per evitare l’emergenza arrivano in soccorso i privati. A Santa Teresa di Riva anche quest’anno sarà prezioso l’aiuto del Consorzio irriguo “Landro-Casalotto” per incrementare l’approvvigionamento idrico ed evitare interruzioni della fornitura. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha emanato un’ordinanza finalizzata a soddisfare le maggiori esigenze della stagione estiva, considerato che si è riscontrato un ulteriore abbassamento delle falde di tutti i pozzi che ha provocato una considerevole riduzione della portata idrica nel serbatoio comunale. L’aumento della richiesta di acqua ha portato alla riduzione del livello del serbatoio di accumulo di contrada Landro e così il primo cittadino ha ordinato alla presidente del Consorzio irriguo, Emanuela Triolo, il cui pozzo sorge a fianco di quello pubblico, di immettere l’acqua nel serbatoio comunale attraverso il collegamento già predisposto qualora si manifesti un’impellente necessità per ulteriore riduzione del livello di acqua nel serbatoio comunale, su indicazione dell’Ufficio Tecnico. 

"La situazione si è ulteriormente aggravata dal considerevole aumento della popolazione presente per fini turistici durante i fine settimana - scrive il sindaco nell’ordinanza - e il perdurare di tale situazione potrebbe portare alla sospensione della fornitura di acque in alcune zone del paese (vie Sparagonà alta, Armando Diaz, Cristoforo Colombo, Savoca, ecc…)”. Al fontaniere comunale è stato affidato il compito di conteggiare le ore e la quantità di acqua immessa nei serbatoi comunali attraverso la condotta. Lo scorso anno il Comune ha stanziato 13mila 200 euro per un quantitativo presuntivo di 333 ore di acqua da acquistare dal Consorzio “Landro-Casalotto”, al costo di 36 euro l’ora, ma ancora non è stata effettuata la liquidazione delle somme. Nonostante la realizzazione del nuovo pozzo “Landro 3”, che era stata annunciata come la soluzione per garantire l’autonomia idrica, continua dunque a manifestarsi l’esigenza di rivolgersi ai privati durante l’estate, considerata l’emergenza siccità e la notevole riduzioni delle fonti a disposizione del Comune su tutto il territorio, dove la richiesta aumenta esponenzialmente in questi mesi.


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