Sant’Alessio, il Tar dichiara inammissibile il ricorso sull’annullamento delle elezioni
di Redazione | 21/10/2022 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Aliberti e la sua maggioranza
È arrivata questa mattina la sentenza del Tar di Catania sul ricorso presentato a Sant’Alessio Siculo per ottenere l’annullamento delle elezioni amministrative del 12 giugno. Dopo l’udienza di ieri mattina, il collegio della Quarta Sezione presieduto da Federica Cabrini e composto da Emanuele Caminiti e da Pierluigi Buonomo, quest’ultimo nella qualità di relatore, ha depositato il verdetto dichiarando inammissibile il ricorso depositato il 13 luglio dal consigliere di minoranza Giuseppe Riggio, tramite l’avvocato Paolo Turiano. La sentenza non è stata ancora pubblicata e nelle prossime ore si conosceranno le motivazioni. Riggio ha deciso di rivolgersi al Tar, nella qualità di cittadino-elettore, contro il Comune (che non si è costituito in giudizio) e nei confronti dei consiglieri di maggioranza Natale Ferlito, Elisabetta Longo e Giovanni Saccà (la legge prevede di individuare almeno un controinteressato) per chiedere l’annullamento del verbale delle operazioni elettorali e l’atto di proclamazione di tutti gli eletti, nonché di tutti gli atti precedenti e/o susseguenti comunque connessi con il medesimo e che ne costituiscono i presupposti a norma di legge. I tre consiglieri si sono costituiti con l’avvocato Giovanni Monforte, mentre il Comune ha depositato in giudizio, come prescritto dal Tar, una relazione illustrativa sui fatti con le proprie controdeduzioni ai motivi dei ricorso. Due i motivi alla base del ricorso presentato da Riggio: il verbale delle operazioni dell’adunanza dei presidenti delle sezioni, dove a suo dire vi erano "evidenti cause di annullamento" per il mancato rispetto delle regole nelle operazioni successive allo spoglio e le presunte residenze fittizie, tanto che secondo il ricorrente “il risultato elettorale che ha condotto all’elezione di Domenico Aliberti alla carica di sindaco e dei consiglieri comunali appartenenti alla lista che ne sosteneva la candidatura è stato irrimediabilmente falsato dal gran numero di voti espressi da soggetti che non avevano titolo ad esercitare tale diritto".