Domenica 24 Novembre 2024
Pericolo causato da un terreno abbandonato. Il Comune assicura interventi


Savoca, il grido di allarme di una famiglia: "Viviamo con il terrore degli incendi"

di Andrea Rifatto | 04/08/2019 | ATTUALITÀ

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I rovi al confine con la villetta

“Viviamo con il terrore di essere assediati da un incendio, perché il terreno confinante alla nostra abitazione è abbandonato da anni, invaso da una montagna di rovi, arbusti e animali”. È il grido d’allarme di una famiglia di Savoca, residente in una villetta tra San Francesco di Paola e Mortilla, che da tempo denuncia lo stato di pericolo derivante da un fondo incolto a pochi metri dalla propria casa senza aver visto finora alcun intervento di messa in sicurezza da parte dei proprietari. “Lo scorso anno c’è stato un incendio che ha terrorizzato i miei figli piccoli – racconta la madre – e quell’episodio ha avuto una ricaduta psicologica su di loro, tanto che da allora hanno paura del fuoco e di qualsiasi tipo di fiamma, anche dei fuochi d'artificio. Il maschietto è stato punto anche da una zecca proveniente dai rovi, dove si trovano topi e serpenti”. I proprietari del terreno da anni non effettuano la pulizia e la famiglia si è rivolta sia al Comune che alla magistratura: “Finora non abbiamo avuto risposte e il sindaco ci ha detto che manca ancora un’autorizzazione affinché si possa intervenire d’ufficio a ripulire. E così gli anni passano. Non sappiamo più come fare”. Tra l’altro al confine con il fondo incolto vi è un serbatoio del gas e in caso di incendio i rischi sono altissimi.

Abbiamo chiesto risposte al sindaco Nino Bartolotta, che ci ha spiegato i passaggi fatti in questi mesi, dall’ordinanza generale per la prevenzione incendi emanata ad aprile, seguita dai sopralluoghi per la verifica dei fondi incolti, poi un’ordinanza puntuale e personale per i proprietari che non avevano ottemperato dando 15 giorni per pulire, un altro sopralluogo per l’inottemperanza e l’invio degli atti alla Procura della Repubblica con l’informativa di reato per inosservanza dell’ordinanza di diffida e contestuale richiesta di autorizzazione ad intervenire a titolo sostitutivo: “Prima di intervenire d’ufficio, essendo proprietà privata, occorre seguire un altro passaggio procedurale per evitare l'abuso d'ufficio e di potere e la violazione di proprietà” – evidenzia Bartolotta, che assicura come la problematica sarà risolta molto presto. Ce lo auguriamo sperando che non accada nulla di grave nei prossimi giorni. 


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