Sabato 20 Aprile 2024
Ricorso al Tar contro la Regione, che chiede la restituzione di 158mila euro


Sp Forza d’Agrò-Scifì, la Città metropolitana si oppone alla revoca del finanziamento

di Andrea Rifatto | 20/09/2016 | ATTUALITÀ

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La Provinciale Forza d'Agrò-Scifì

La revoca di un finanziamento da parte della Regione per il completamento della Strada provinciale Scifì-Forza d’Agrò finisce nelle aule del Tar di Palermo. Com’era prevedibile, infatti, la Città metropolitana di Messina, ente proprietario dell’arteria, ha deciso di presentare ricorso per chiedere l’annullamento, previa sospensiva, del decreto firmato il 17 maggio scorso dal dirigente generale del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, Fulvio Bellomo, con il quale è stata decisa la revoca di un finanziamento da 158mila 929 euro concesso il 7 settembre 2010 all’ex Provincia regionale per l’esecuzione di opere sul tracciato della Sp tra Forza d’Agrò centro e la frazione Scifì. Lavori eseguiti grazie alle risorse provenienti dal Po Fesr 2007/2013, riservate a interventi di riqualificazione della viabilità secondaria, che il 22 ottobre 2012 sono stati dichiarati conclusi e regolarmente eseguiti dai tecnici dell’ex Provincia. I successivi controlli eseguiti sulle opere pubbliche finanziate con fondi Po Fesr hanno però fatto emergere delle anomalie. Nel febbraio 2015 i funzionari della Commissione europea si sono recati a Forza d’Agrò per verificare la presenza dei due requisiti richiesti: il rifacimento del manto stradale con apposizione di segnaletica orizzontale e/o verticale, guard-rail ecc., nel rispetto del progetto approvato e cofinanziato, e la contemporanea percorribilità dell'intero percorso di progetto nei due sensi di marcia. Attività che ha avuto esito negativo, in quanto, come è noto, la strada si interrompe poco più a valle del cimitero forzese e non consente il collegamento tra centro e la frazione Scifì.

Ciò ha portato alla revoca del finanziamento, che adesso la Città metropolitana contesta giudicando il provvedimento “erroneo quanto alle motivazioni e intempestivo, essendo intervenuto dopo sei anni dal decreto e dopo che i lavori in oggetto sono stati assentiti, controllati positivamente, ultimati e collaudati. Dall’esecuzione di tale provvedimento – scrive l’Ufficio Contenzioso – deriverebbe un danno grave di natura economico-finanziaria per l’Ente, che attualmente è costretto a ridurre al massimo anche la stessa manutenzione ordinaria delle strade provinciali”. Da qui la decisione di affidare l’incarico legale all’avvocato Concetta Currao di Catania per presentare ricorso dinanzi al Tar.

Più informazioni: provinciale scifì-forza d'agrò  


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