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Spunta un'antenna per la telefonia a Scifì, il Comune ne ordina l'immediata rimozione
di Andrea Rifatto | 11/01/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/01/2020 | ATTUALITÀ
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L'antenna installata a Scifì
Quell’antenna per la telefonia mobile apparsa qualche mese fa su un’abitazione della frazione Scifì di Forza d’Agrò aveva fatto allarmare parecchi cittadini, preoccupati delle possibili conseguenze negative sulla loro salute per l’emissione delle onde elettromagnetiche derivanti dall’impianto. Un’antenna, installata dal colosso delle telecomunicazioni Wind-Tre, che secondo il Comune deve essere immediatamente smontata perché nessuno l’avrebbe mai autorizzata. Il dirigente dell’Ufficio tecnico, l’architetto Sebastiano Stracuzzi, ha infatti firmato un’ordinanza con la quale ingiunge ai proprietari dell’abitazione, che hanno evidentemente concesso il loro terrazzo dietro il pagamento di un canone per l’occupazione, e alla stessa società con sede in Lombardia, di provvedere alla demolizione dell’antenna e alla messa in pristino dei luoghi entro il termine di 90 giorni, con l’avvertenza che in caso di inottemperanza il Comune procederà d'ufficio con spese a loro carico. L’architetto Stracuzzi ha eseguito un sopralluogo insieme ai Vigili urbani il 18 dicembre, accertando “l'installazione di un’antenna con struttura in acciaio di telefonia della Wind-Tre al piano copertura del fabbricato a tre elevazioni fuori terra, in assenza di autorizzazione urbanistica e in contrasto con il Regolamento comunale”. Il Consiglio comunale di Forza d’Agrò, infatti, il 3 maggio del 2018 ha modificato il proprio regolamento per la disciplina dell'installazione degli impianti per le telecomunicazioni e radiotelevisione, approvato nel 2015, inserendo un comma che prevede il “divieto di installazione di antenne di impianti per le telecomunicazioni e radiotelevisione all'interno del centro urbano della frazione Scifì”, allo scopo di preservare l'incolumità della salute pubblica. Modifica che venne suggerita dagli allora consiglieri di minoranza Carmelo Lombardo e Cristina Santoro, oggi rispettivamente assessore e consigliere di maggioranza, entrambi della frazione Scifì. Sia i proprietari dell’immobile che Wind-Tre potranno adesso presentare ricorso al Tar contro l’ordinanza entro 60 giorni e dunque non è escluso che possa nascere una battaglia legale, anche perché appare strano che l’azienda abbia deciso di installare l’antenna senza darne alcuna comunicazione al Comune e senza chiedere alcuna autorizzazione, in totale violazione della normativa. Il provvedimento è stato trasmesso alla Polizia Municipale affinché provveda a inviarla alla Procura della Repubblica, al Genio civile, all'Arpa e alla locale Stazione Carabinieri. Le Forze dell’ordine dovranno accertare l'esecuzione dell’ordinanza, dandone in caso contrario tempestiva comunicazione al sindaco e all’Ufficio tecnico.