Venerdì 19 Aprile 2024
Solo 13 mezzi avranno un dottore a bordo. Prevista anche la chiusura dei Pte


Tagli al 118, le ambulanze passano da 37 a 26: niente medico da S. Teresa a Francavilla

di Andrea Rifatto | 14/04/2017 | ATTUALITÀ

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Medici, operatori, dirigenti, sindaci, deputati. Un fronte compatto si sta muovendo contro i tagli al 118 stabiliti dalla Regione nel Documento metodologico per la riorganizzazione del sistema di rete dell’emergenza-urgenza, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il piano prevede un drastico taglio delle ambulanze, che dalle 37 attualmente in servizio (27 Msa con medico a bordo e 10 Msb con solo autista e soccorritore) passeranno a 26 (13 con medico a bordo, 12 senza medico e un’automedica), mentre gli attuali 14 Presidi territoriali di emergenza (Pte) vengono trasformati in Ppi (Punto di primo intervento), operativi nelle 12 ore diurne e presidiati dal sistema 118 nelle ore notturne, che però entro il 31 dicembre 2017 chiuderanno per essere riconvertiti in postazioni medicalizzate (Msa). Di fatto uno smantellamento della rete del 118 messinese che sta provocando vibranti proteste, sfociate in un’assemblea tenutasi all'Ordine dei Medici, presieduto da Giacomo Caudo, dove sono emerse anche le proposte e i correttivi da apportare. Al termine dell’incontro, che ha visto fianco a fianco sia chi rappresenta il mondo del 118, sia chi opera nei presidi ospedalieri, politici (sindaci e deputati) ma anche sindacalisti, rappresentanti di associazioni e dei partiti, i sindaci hanno inviato una petizione alla Regione, mentre i sindacati hanno chiesto un incontro all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. 

La nuova rete prevede la cancellazione delle attuali postazioni 118 di Fiumedinisi, Malvagna, Longi, Floresta, Ucria, Mistretta, Castanea, Montalbano Elicona e Messina Boccetta; le ambulanze rimarranno senza medico a Falcone, Francavilla, Letojanni, Messina Gazzi, Messina Papardo, Messina Piemonte, Milazzo, Patti, San Piero Patti, Saponara, Taormina (Giardini), Taormina ospedale (dopo il G7). Medici a bordo solo a Barcellona, Brolo, Capo d’Orlando, Cesarò, Messina Sud, Novara, Salina, S. Teresa, S. Agata Militello, S. Stefano Camastra, Scaletta, Torregrotta e Tortorici, con un’automedica all’ex ospedale Margherita. In sostanza, da S. Teresa a Francavilla non vi sarà più un’ambulanza con il medico a bordo, in un territorio dove soprattutto d’estate la popolazione aumenta e gli interventi del 118 sono sempre stati numerosi. Nella petizione è stato inoltre evidenziato come così facendo i tempi di risposta non verrebbero assolutamente garantiti (20 minuti in ambiente extraurbano) e la chiusura dei Pte/Ppi comporterebbe il venir meno dell’azione di filtro operata sugli accessi ai pronto soccorso.

Più informazioni: tagli rete ospedaliera  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 14/04/2017 alle 13:14:13

Ragazzi, si deve risparmiare ... sulle pensioni! Questi i fatti! Ambulanze senza medico significa che si allungano i tempi per un intervento medico, ovvero aumenta la probabiità di crepare. Guardie mediche eliminate vuol dire che in molta parte della giornata si è senza assistenza medica. Tempi di attesa per un'analisi specialistica ( che può ordinare solo lo specialista !) biblici nelle strutture pubbliche, presto ma a pagamento in quelle private. ... La gente è costretta a rinunciare a curarsi. Le statistiche, infatti, ci dicono che fino a due anni fa la vita media aumentava, ora l'aspettativa di vita si sta riducendo ... appunto si spende meno nelle pensioni! E questo sarebbe un governo di sinistra???! .... ma mi faccia il piacere!!!

Giuseppe Zizzo | il 14/04/2017 alle 22:31:19

Come al solito ci rassegneremo al peggioramento costante, in una terra , la nostra terra, depredata di tutte le migliore risorse, se un giorno collettivamente decidessimo di risollevarci , sarà troppo tardi. La mia vicinanza agli operatori del 118.

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