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Taormina, Letojanni, Sant'Alessio: la Regione chiude spiagge e scogliere
di Andrea Rifatto | 11/06/2019 | ATTUALITÀ
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L'Isola Bella di Taormina
Un provvedimento che rischia di causare effetti negativi sul turismo, in molti comuni settore trainante dell’economia. E che ieri ha fatto sorgere molte preoccupazioni ai sindaci dei centri jonici che hanno ricevuto l’ordinanza di “interdizione di porzioni di aree demaniali marittime nei comuni costieri per il sussistere di pericolo per la pubblica incolumità causato da dissesto idrogeologico”, firmata dal dirigente dell’Ufficio Territoriale Ambiente di Messina, l’ingegnere Giampaolo Nicocia. Un atto che prende forma in base ai contenuti del Piano di assetto idrogeologico e dopo la circolare emanata il 10 aprile dal Dipartimento regionale Ambiente in materia di concessioni demaniali marittime in aree a pericolosità Pai e che vieta la sosta e il transito di persone e autoveicoli e ogni altra attività incompatibile con lo stato del dissesto accertato o esistente nelle aree demaniali marittime, dunque anche sulle spiagge, che interferiscono con le aree in dissesto idrogeologico censite nel Pai e caratterizzate da pericolosità P3 (elevata), P4 (molto elevata) e sito di interesse. I Comuni nella cui giurisdizione ricadono i siti indicati dall’Ute e la Capitaneria di Porto dovranno interdire l’accesso a queste aree demaniali marittime installando adeguata e ben visibile segnaletica redatta in più lingue, relativa ai pericoli e ai rischi connessi, da posizionare ai limiti estremi delle aree interdette e in prossimità degli accessi, pena le sanzioni previste dal Codice della Navigazione. E i tratti, tra Giardini e Scaletta, sono parecchi. A Giardini Naxos dovranno essere off limits le foci dei torrenti Sirina, San Giovanni, Santa Venera e del fiume Alcantara, tutti siti d’attenzione; a Taormina interdetti contrada Zaccani (P3), tutto l'arenile sotto Capo Sant’Andrea, compresa la Grotta Azzurra e un tratto a monte sopra vico Sant'Andrea (P4), un tratto all'Isola Bella tra la ferrovia e la Statale 114 (P4), e la spiaggetta sotto la roccia sul versante ovest dell'Isola Bella (P4), due tratti a Capo Taormina (P4), sud centro abitato (due tratti, P4), sud centro abitato (P3), entrambi sopra la Statale 114, Villagonia Monte Crocifisso (due tratti, P4) e la foce del torrente Sirina (sito attenzione). A Letojanni interdizione per la zona di fondaco Parrino a monte della Statale 114 (P4), via Silemi (P3) e le foci dei torrenti Lupo (P4), Lupo (sito attenzione), Silemi, Andreana, Papale e Leto, tutti in zona P3. A Sant’Alessio Siculo accesso interdetto alle foci dei torrenti Agrò (sito attenzione), Salice (sito attenzione), nel centro abitato nella zona di via Musumeci sopra i tornanti della Ss114 sotto il Capo (sito attenzione), nella zona di Capo Sant’Alessio su tutta la spiaggia sotto il castello (P4) e sulla collina di contrada Scalelle al confine con Forza d'Agrò (P4); a S. Teresa di Riva off limits le foci del Savoca, Portosalvo, Agrò e via Sparagonà (tutti siti d’attenzione); a Furci Siculo da interdire la foce del torrente Savoca (sito attenzione), a Roccalumera quella del torrente Sciglio (sito attenzione), a Nizza di Sicilia le foci del Fiumedinisi (P3) e del Landro (sito attenzione); ad Alì Terme vietata sosta e il transito alle foci dei torrenti Graci (P3), Alì (sito attenzione), Mastroguglielmo (P3) e Fiumedinisi (P3) e in contrada Mollerino (P4); a Itala la foce del torrenti Saponarà (P3) e a Scaletta Zanclea quelle dei torrenti Cuturi, Divieto, Racinazzi e Saponara, tutti in zona P3.