Sabato 27 Luglio 2024
Il comandante aveva assegnato mansioni superiori ma la procedura è stata ritenuta errata


Taormina, Lo Presti nomina un altro agente ma l'Amministrazione lo rispedisce in ufficio

di Andrea Rifatto | 19/07/2024 | ATTUALITÀ

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Un'operazione nata con il piede sbagliato

È durata appena 40 giorni la presenza nel Corpo di Polizia locale di Taormina di un’unità aggiuntiva far fronte alle gravi carenze di personale. Il 31 maggio il comandante Daniele Lo Presti aveva nominato agente con mansioni superiori il geometra Carmelo Caspanello, operatore esperto in servizio al Comando con la mansione di ausiliare del traffico, ma nei giorni scorsi il vicecomandante Giuseppe Cacopardo ha revocato il provvedimento facendo così rientrare al suo posto il dipendente. Una marcia indietro frutto di un botta e risposta tra Lo Presti e il segretario comunale Giuseppe Bartorilla, con quest’ultimo che ha invitato Cacopardo a siglare con urgenza la revoca. Le prima avvisaglie che l’operazione fosse nata con il piede sbagliato si sono avute il 7 giugno, quando la responsabile dell’Area economico-finanziaria Angela La Torre non ha approvato la determina di impegno somme (1.869 euro) per far fronte all’attribuzione di mansioni superiori e ha restituito il provvedimento a Lo Presti “per la mancanza dei necessari requisiti di legittimità”; il 17 giugno il comandante ha scritto al segretario evidenziando come l’attribuzione di mansioni superiori, modalità utilizzata già in passato, fosse avvenuta “come concordato preventivamente” e ha chiesto che la responsabile finanziaria apponesse il visto contabile, giudicando la proposta di determina dirigenziale pienamente legittima e adeguatamente motivata secondo le ipotesi normative. 

Bartorilla, però, ha risposto l’8 luglio a Cacopardo e La Torre confermando che la determina “risulta essere sprovvista del parere di regolarità contabile e del visto attestante la relativa copertura finanziaria”, invitando il vicecomandante a revocarla con urgenza e precisando che il Comando di Polizia locale non aveva concordato alcunché con il segretario, “essendosi limitato ad una mera comunicazione circa la necessità di attribuire le mansioni superiori ad una risorsa umana in forza nell’Ufficio”. La mancata copertura economica dell’atto pare fosse ben nota tra gli amministratori e dall’1 giugno al 10 luglio Caspanello ha continuato a mantenere le mansioni superiori, fino alla revoca dell’incarico a seguito della quale ha comunicato con nota scritta che non formulerà alcuna richiesta di pagamento delle spettanze dovutegli dal Comune dall’1 giugno al 10 luglio.


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