Taormina, sequestrato cantiere di Asm e denunciate due persone. Indagini alla funivia
di Andrea Rifatto | 27/05/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/05/2024 | ATTUALITÀ
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Il cantiere sotto sequestro a San Pancrazio
Dalle contestazioni dei sindacati a quelle del Comune, non è un bel momento per l’Azienda servizi municipalizzati di Taormina. L’ultima grana è arrivata venerdì, con il sequestro del cantiere e la denuncia di due persone per la manutenzione straordinaria dei bagni pubblici in piazza San Pancrazio, dove sono previsti demolizioni, scavi e ricostruzione dei servizi igienici nell’ambito di un appalto dal costo di 136mila 497 euro oltre Iva per interventi anche al parcheggio terminal bus, Mazzarò e Porta Pasquale, affidato ad una ditta di Caltanissetta. Martedì il consigliere di minoranza Nunzio Corvaia ha inviato una segnalazione all’Area Urbanistica del Comune, al segretario generale, alla Polizia locale e alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, evidenziando come i lavori (iniziati il 17 maggio) potessero essere privi delle autorizzazioni, in un’area di grande interesse storico e archeologico per la presenza delle Terme Bizantine, subito fuori le mura della città. Sul posto si è recata la Polizia locale diretta del comandante Daniele Lo Presti, constatando l’assenza dell’autorizzazione della Soprintendenza e della nomina di un archeologo per seguire gli scavi, seppur modesti, per la posa delle tubazioni: così è scattato il sequestro del cantiere con la contestuale denuncia penale a carico del titolare della ditta esecutrice e del responsabile dell’intervento dell’Asm, con l’invio alla Procura della Repubblica delle segnalazioni di reato in materia edilizia e di tutela dei beni culturali. Corvaia aveva segnalato il 12 maggio altri lavori, sempre svolti da Asm, per l’ampliamento dei locali nella stazione della funivia a Mazzarò, dove sono stati ricavati alcuni uffici al primo piano con una struttura in legno, metallo e cartongesso: in questo caso le opere sono già state completate e la Polizia locale sta svolgendo accertamenti per avere dall’Asm i titoli autorizzativi attestanti la legittimità dell’intervento e sapere dall’Ufficio tecnico che tipologia di autorizzazioni siano necessarie per la struttura realizzata. Secondo il consigliere sono già state avviate le attività di sgombero degli uffici propedeutiche alla fase di smontaggio dell’intera struttura, che da quanto trapela potrebbero iniziare già oggi. “Gli esiti di queste segnalazioni, a cui va aggiunta quella dell’8 maggio sulla mancata applicazione delle disposizioni di Ansfisa per la funivia, appaiono anche all’occhio meno esperto come segnali preoccupanti di un modo di procedere poco responsabile, disattento, superficiale e nebuloso - commenta Nunzio Corvaia - da parte di coloro che sono investiti della gestione tecnica, operativa e amministrativa di Asm, quali il Consiglio di amministrazione, il direttore generale e il direttore tecnico della funivia. Responsabilità dalle quali non è certo esente e alle quali non può sottrarsi l’intera Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca, quella della ‘marcia in più’ - aggiunge il consigliere - che forse, come un neopatentato, ha fatto un po’ di confusione nella ‘cambiata’, inserendo, quasi alla cieca, la ‘retromarcia’ col rischio di portare la città a sbattere contro un palo o a schiantarsi contro un muro o, peggio ancora, a finire in un profondo burrone”.