Torrenti, 750mila euro per il Santa Venera, l'Antillo e per Messina
di Andrea Rifatto | 13/11/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/11/2018 | ATTUALITÀ
1711 Lettori unici
L'alveo del Santa Venera ostruito alla vegetazione
Ci sono anche i torrenti messinesi tra i 21 interventi di somma urgenza per la manutenzione del demanio idrico fluviale finanziati dalla Giunta regionale, a seguito degli eventi calamitosi del 18-19 ottobre e del 2-3-4 novembre. Dopo i primi 6,5 milioni di euro stanziati ad agosto per 26 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria negli alvei dei torrenti a rischio esondazione, tramite l’utilizzo di personale del Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale, dell’Ente sviluppo agricolo e dei Consorzi di bonifica, il governo del presidente Nello Musumeci ha stanziato altri 12 milioni 220mila euro e una parte di questi, ossia 750mila, serviranno per coprire i costi di ulteriori interventi sui corsi d’acqua colpiti dagli eventi alluvionali delle ultime settimane, ossia il torrente Santa Venera, che attraversa i comuni di Castelmola, Taormina e Giardini, il torrente Antillo nell’omonimo paese montano e i torrenti della città di Messina. Corsi d’acqua, in particolare il Santa Venera e l’Antillo, che rappresentano delle vere e proprie bombe e orologeria, pronte ad esplodere in caso di piena e le cui condizioni di sovralluvionamento dei letti sono segnalate da tempo dagli amministratori locali, che temono per l’incolumità delle popolazioni. In città diversi torrenti tombati rappresentano un problema da tempo e il Comune ha stanziato 8 milioni di euro per verificarne lo stato, provvedendo anche a far rimuovere eventuali costruzioni abusive nei greti. La Regione ha preso atto di quanto messo nero su bianco dal Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, nella qualità di segreteria tecnico-operativa dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia, che ha fatto presente come dal Tavolo tecnico regionale di coordinamento sul demanio idrico sia emerso un primo elenco di interventi di manutenzione da programmare (511) comprendente le proposte e richieste pervenute dagli Uffici del Genio civile e da segnalazioni dei Comuni, enti territoriali e privati con richieste di interventi urgenti a seguito di eventi alluvionali che hanno generato sui corsi d’acqua situazioni di pericolosità e rischio idraulico. Un fabbisogno di oltre 10 milioni per gli interventi di somma urgenza, mentre si stima che servano almeno 100 milioni per quelli urgenti sul demanio idrico fluviale. La Giunta ha dato mandato alla Ragioneria generale di reperire le somme necessarie e al momento si interverrà con 12,2 milioni.