Vie di fuga sull'A18 a S. Teresa: più problemi che soluzioni per l'apertura
di Andrea Rifatto | 05/11/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/11/2018 | ATTUALITÀ
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Il sopralluogo di oggi
Molte perplessità e poche certezze sull’utilizzo delle aree di servizio autostradali A18 “Barracca est” e “Barracca ovest” di S. Teresa come vie di accesso ai mezzi di soccorso in caso di eventuali situazioni di emergenza e con la chiusura della passerella sul torrente Agrò per motivi legati al maltempo. Dopo l’incontro del 26 ottobre in Prefettura, questa mattina enti e istituzioni che in quell’occasione sono stati convocati al tavolo dal prefetto Maria Carmela Librizzi si sono incontrati sui luoghi per capire se la soluzione prospettata dai sindaci di S. Teresa e S. Alessio sia attuabile o meno. Un sopralluogo durante il quale di fatto non è stato deciso nulla ma che è servito a quanti vi hanno partecipato per prendere contezza dello stato dei luoghi e poter fare le proprie valutazioni e conclusioni, per poi tornare al Palazzo del Governo per tirare le somme e assumere una decisione definitiva. Al sopralluogo hanno partecipato il sindaco di S. Teresa Danilo Lo Giudice con il vicesindaco Gianmarco Lombardo, l’assessore alla Viabilità Domenico Trimarchi e il consigliere Santino Scarcella; il vicesindaco di S. Alessio Franco Santoro; i comandanti della Polizia municipale Diego Mangiò (S. Teresa) e Salvatore D’Agata (S. Alessio), i dirigenti degli Uffici tecnici comunali Francesco Pagano (S. Teresa) e Gaetano Faranna (S. Alessio), l’ing. Giacomo Bicchieri e il geom. Giulio Mungiovino del Consorzio per le autostrade siciliane; il geom. Maurizio Ragazzi, capo nucleo Anas; i vicequestori Nicolò D’Angelo (dirigente) e Carmelo Puglisi della Polizia stradale di Messina; il comandante Antonino Triolo della Polizia metropolitana; l’ing. Nunzio Venuti, vicecomandante provinciale dei Vigili del Fuoco; Domenico Runci, responsabile delle Centrale operativa 118 di Messina. Durante il sopralluogo sono state visionate le zone esterne e la viabilità di accesso da S. Teresa alle aree di servizio “Barracca est” e “Barracca ovest”. I Vigili del Fuoco hanno espresso perplessità in merito alla larghezza delle strade e dei cancelli che immettono all’A18, che con la conformazione attuale non consentono il passaggio dei mezzi di grandi dimensioni, come l’autopompaserbatoio utilizzata durante normalmente per gli interventi di soccorso, manifestando quindi la necessità di allargare i varchi, intervento che nel caso di “Barracca ovest” richiede anche il taglio di due grossi alberi di pino. Il responsabile del 118 ha fatto presente come la soluzione migliore sarebbe quella di eliminare i cancelli così da consentire alle ambulanze di poter transitare liberamente in casi di emergenza, visto che risulterebbe difficoltoso consegnare le chiavi o altri dispositivi di apertura a tutti i mezzi, anche a quelli delle postazioni lontane dal territorio jonico che potrebbero trovarsi ad intervenire. Il Cas ha innanzitutto puntualizzato come sia da escludere la riapertura dell’ingresso all’area di servizio “Barracca ovest” per chi proviene da Messina, sbarrato con new jersey in cemento da circa due anni per impedire ai mezzi di sostare all'interno e scaricare rifiuti, come è accaduto spesso, mostrandosi invece possibilista sull’eliminazione dello sbarramento in uscita per imboccare l’A18 in direzione Catania. E se un mezzo di emergenza che sopraggiunge da Messina avesse la necessità di uscire a S. Teresa? Impossibile immettersi nell’area di servizio dall’uscita o percorrere anche solo un metro di autostrada in retromarcia, come evidenziato dalla Polizia stradale. Lo stesso Consorzio si è detto comunque disponibile ad aprire i varchi nel momento dell'emergenza ma gli amministratori dei due comuni hanno fatto presente come sia necessario trovare una soluzione permanente e non tampone. Dunque per il momento più problemi che soluzioni e tutto rinviato a nuova discussione. “Se venisse chiusa la passerella sarebbe la fine – ha ribadito Lo Giudice – il territorio si troverebbe in una grave situazione di emergenza e alla fine la popolazione è al sindaco che si rivolge lamentando i disagi subiti”. Il primo cittadino rimane fiducioso che alla fine possano essere trovate le giuste soluzioni per consentire l’apertura delle due vie di fuga sull’A18 e si è detto pronto a presentare un’interrogazione parlamentare all’Ars, nella sua qualità di deputato regionale, sullo stato della viabilità, sia stradale che autostradale, della zona jonica.