È chiusa ma tutti la usano: pericoli e incidenti sulla passerella tra Furci e Roccalumera
di Andrea Rifatto | 25/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/07/2024 | ATTUALITÀ
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Nei giorni scorsi una ciclista è rimasta ferita
Dovrebbe essere sbarrata e non percorribile, ma da anni pedoni, biciclette e motocicli continuano a circolare indisturbati. E non mancano gli incidenti. La passerella provvisoria alla foce del torrente Pagliara, tra Roccalumera e Furci Siculo, sembra terra di nessuno e viene utilizzata quotidianamente da quanti a piedi o sui mezzi a due ruote decidono di spostarsi più velocemente tra i due comuni. Le condizioni del manto stradale e dei marciapiedi non sono però delle migliori, come testimonia un incidente capitato nei giorni scorsi ad una donna che la stava percorrendo in sella alla sua bici. La malcapitata, una 53enne di Furci Siculo, era quasi giunta sul lungomare di Roccalumera in uscita dalla bretella, quando è finita rovinosamente a terra sembrerebbe per la presenza di una buca sulla banchina: la donna è rimasta ferita in particolare agli arti inferiori ed è stata soccorsa da alcuni passanti e poi dal personale dell’ambulanza 118, che l’ha condotta al Policlinico di Messina per le cure del caso. Sul posto è intervenuta anche la Polizia locale di Roccalumera, che proprio durante i soccorsi alla donna ha fermato diversi ciclisti invitandoli a scendere dal loro mezzo per percorrere la passerella, dove sono presenti diversi insidie, come guardrail sporgenti con i rischio di tagliarsi. Il collegamento, infatti, sebbene sia interdetto al transito, non è chiuso a dovere e su entrambe le sponde del torrente restano dei varchi utilizzabili da pedoni, ciclisti e centauri, visto che mancano transenne e paletti. Così si continua a transitare e in caso di incidenti a rischiare conseguenze potrebbero essere i sindaci dei due comuni, visto che l’opera realizzata dall’Anas durate i lavori di consolidamento del ponte sulla Statale 114 venne affidata in carico ai Comuni di Roccalumera e Furci Siculo, che potrebbero essere chiamati a rispondere per la mancata chiusura degli accessi