"A Santa Teresa servono abitazioni": via libera dalla Regione a 10 villette in cooperativa
di Andrea Rifatto | 06/05/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/05/2024 | ATTUALITÀ
1584 Lettori unici
Il progetto degli insediamenti previsti
C’è il via libera della Regione all’attuazione del programma costruttivo della cooperativa “Massarenti” di Santa Teresa di Riva, finalizzato alla realizzazione di dieci villette unifamiliari a tre piani su un’area di 5.709 metri quadrati, con una volumetria complessiva di 3.955 metri cubi, in via Monsignor Antonino Celona tra l’istituto delle Ancelle Riparatrici e l’autostrada Messina-Catania. La Commissione tecnica-specialistica per le autorizzazioni ambientali ha espresso parere favorevole nell’ambito della procedura di Valutazione ambientale strategica sul progetto, prescrivendo che quanto indicato nel Rapporto ambientale a proposito delle misure di mitigazione da adottare in fase di progettazione e realizzazione degli interventi non resti un mero suggerimento, ma si traduca in specificazioni e definizioni operative, come misure prescrittive e vincolanti. A sollevare perplessità era stata l’Arpa, evidenziando come non fosse stata effettuata l’analisi del fabbisogno edilizio derivante dall’aumento di popolazione quantificato, del patrimonio attualmente già disponibile e di quello eventualmente ancora da realizzare. La cooperativa, con i propri tecnici, ha proceduto ad aggiornare il Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica, anche per velocizzare il procedimento, e ha trasmesso gli elaborati al Comune da dove sono stati inoltrati alla Cts, che al termine della verifica ha ritenuto come siano state idoneamente approfondite le quattro osservazioni formulate dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. La Commissione tecnica-specialistica, pur condividendo il contenuto dell’osservazione Arpa a proposito del consumo di suolo, le motivazioni che lo supportano e il richiamo al 7° Programma Quadro Ue che esorta i Paesi membri all'azzeramento del consumo di suolo allineandolo alla crescita demografica reale, ha rilevato che “la disponibilità di alloggi inutilizzati di per sé non significhi che questi siano disponibili per rientrare nel mercato edilizio e a maggior ragione quando un piano urbanistico, ancorché obsoleto, come quello di Santa Teresa di Riva, prevede aree di espansione edilizia” e che “il consumo di suolo connesso alla costruzione delle 10 villette trova giustificazione nell’andamento della dinamica della popolazione documentato nel Rapporto ambientale”. Relativamente al consumo di suolo, i progettisti calcolato che i dieci alloggi occuperanno una superficie di 3.341 metri quadrati di cui 1.768 di superficie impermeabile e 1.572 con superficie permeabile, oltre a 1.572 metri quadrati di area verde: dunque le superfici impermeabili corrispondono al 52,93% del totale. Facendo riferimento alle osservazioni dell’Arpa, hanno poi esteso l’analisi dell’andamento demografico fino agli ultimi dati disponibili, che arrivano al 31 dicembre 2022, rilevando che la popolazione residente è di 9.527 abitanti, con 4.644 famiglie e 4.504 abitazioni occupate: dunque è stato evidenziato che il numero delle famiglie residenti è ampiamente superiore a quello delle abitazioni occupate, con almeno 140 famiglie in coabitazione con altri nuclei familiari e un patrimonio di abitazioni disponibili di 4.504 unità. Quindi è stato ritenuto che il fabbisogno edilizio reale possa essere ragionevolmente considerato corrispondente almeno al numero di famiglie residenti che si trovano in coabitazione con altre famiglie e perciò pari a 140 abitazioni. In definitiva, attraverso il Rapporto ambientale, sono state riscontrate in modo puntuale e documentato le osservazioni contenute nel parere Arpa e così è arrivato il via libera di valenza ambientale. “Gli abitanti da insediare, in quanto previsti dal programma costruttivo, sono 50 - è stato specificato negli elaborati inviati alla Regione - tutti appartenenti a nuclei familiari che sono già soci della cooperativa proponente. Dunque sussiste la necessità della realizzazione di nuove edificazioni per far fronte all’aumento di popolazione quantificato e l’edificazione prevista può considerarsi necessaria in quanto contribuisce a far fronte al fabbisogno edilizio totale attuale del territorio comunale”. I progettisti della “Massarenti” hanno anche considerato che “in relazione alle caratteristiche del mercato edilizio del territorio comunale, a causa della totale assenza di ricettività alberghiera, si riscontra la tendenza dei proprietari a riservare numerose civili abitazioni per locazioni temporanee stagionali ad uso turistico ricettivo extra-alberghiero, scaturente anche dalla vocazione turistica e balneare ormai consolidata del comune per effetto della pluriennale assegnazione della Bandiera Blu per la elevata qualità dei servizi offerti alla popolazione residente e ai turisti”, riscontrando inoltre che “numerose abitazioni (cosiddette seconde case) sono occupate da persone non dimoranti abitualmente nel comune e pertanto non disponibili per locazione e/o vendita ai fini dell’insediamento di nuovi nuclei familiari stabili. Conseguentemente il patrimonio edilizio attualmente disponibile sul territorio comunale per vendita e/o locazione è irrisorio e ampiamente insufficiente per soddisfare il fabbisogno derivante dall’aumento della popolazione stabile”.