A Sant'Alessio torna "Ardito", sforzo finale per completare la barriera soffolta in mare
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Il motopontone in azione
Sforzo finale a Sant’Alessio Siculo per completare le opere di salvaguardia della costa, finanziate negli anni scorsi dalla Regione con 13 milioni di euro per proteggere il litorale dall’erosione costiera. Nello specchio acqueo alessese è tornato il motopontone “Ardito” per posare in mare altri 500 scogli circa, reperiti grazie alle economie di gara dell’ultimo appalto, trasportati via terra sull’arenile all’estremità nord già a fine gennaio e destinati alla realizzazione di un ulteriore intervento di rifioritura e posizionamento di ulteriori massi per il completamento della barriera soffolta in mare. La piattaforma sarebbe dovuta giungere già a fine febbraio, come previsto dall’impresa “Sant’Alessio Scarl” di Barcellona Pozzo di Gotto, esecutrice delle opere appaltate per 6,3 milioni di euro alle società “European Construction Company Spa” di Priolo Gargallo-“Ca.Ti.Fra Srl” di Barcellona Pozzo di Gotto-“C.G.F. Srl” di Vallo della Lucania, ma le condizioni meteomarine non hanno consentito la navigazione e l’esecuzione delle opere in mare. Durante i lavori, che dureranno alcuni giorni, nel raggio di 200 metri dal motopontone “Ardito” (quando in attività operativa) sono vietate su disposizione della Capitaneria di Porto di Messina le attività di pesca sia professionale che sportiva, balneazione, immersione sia professionale che sportiva, ancoraggio con qualsiasi tipologia di unità navale e qualsiasi attività che possa arrecare danno alle opere posizionate sul fondale o possa causare un pericolo per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare. Una volta completata la barriera frangiflutti, si attende il via libera dalla Regione al maxi ripascimento artificiale della spiaggia con la sabbia proveniente dallo scavo della galleria ferroviaria di Taormina.