"A18 e A20, la battaglia sulla sicurezza deve partire dai cittadini”
di Andrea Rifatto | 04/12/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/12/2018 | ATTUALITÀ
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L’incidente mortale di giovedì sull’A18 a Taormina
“Nessuna battaglia sulla sicurezza di strade e autostrade può essere vinta senza un controllo e una costante partecipazione dei cittadini, che non devono limitarsi a lamentarsi ma organizzarsi e lottare per non essere schiacciati da incidenti, frane e precarietà”. A dirlo dopo il sinistro mortale di giovedì sono sull’A18 Messina-Catania all’altezza di Taormina sono Filippo Sutera, coordinatore regionale Confederazione Unitaria di Base, Giovanni Interdonato del Comitato No Frane riviera jonica messinese, Giacomo Di Leo coordinatore provinciale (ME) del Partito Comunista dei Lavoratori e Francesco Urdì coordinatore provinciale Cub Trasporti, in un documento inviato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Assessorato regionale Infrastrutture e Trasporti e alle Prefetture di Messina e Catania. “Nel tratto dov’è avvenuto l’incidente manca anche un autovelox (richiesto da molti automobilisti) che potesse moderare la velocità e ridurre eventuali incidenti, rileviamo con tristezza e rabbia che a distanza di più di tre anni non si è posto rimedio alla frana di Letojanni e la cronica e decennale incapacità del Cas di assolvere agli impegni minimi obbligatori a garanzia della sicurezza di chi percorre giornalmente il nastro autostradale a pagamento. Non una delle 198 colonnine Sos risulta funzionante da oltre lo scorso decennio – scrivono i quattro – e non vi è alcun ammodernamento delle strutture atte a prevenire gli incidenti. La Polstrada si limita a rilevare le violazioni al Codice della Strada all’utente o anche al gestore inadempiente?”. I firmatari chiedono poi se siano state fatte indagini per verificare se la quota di legge (almeno il 35% dei pedaggi) sia stata effettivamente per investimenti su sicurezza ordinaria e manutenzione straordinaria. “Piuttosto che limitarsi ad annosi proclami, come ci hanno abituato i vari responsabili Cas o i governi regionali che si sono succeduti fino ad ora – concludono i quattro firmatari – pensiamo e ribadiamo che è necessario un commissariamento giudiziario del Cas”. Intanto è confermata la chiusura fino al 20 dicembre dello svincolo di Taormina in uscita per chi proviene da Catania e in entrata per i veicoli diretti a Messina, con il contestuale mantenimento del doppio senso di circolazione sulla carreggiata lato monte tra Taormina e Giardini per la chiusura di quella di valle. L’ordinanza è stata firmata giovedì 29 dal direttore generale del Cas, Salvatore Minaldi, “rilevato che nel corso di esecuzione dei lavori nella galleria Giardini, canna di valle, sono emerse problematiche strutturali per cui dovranno effettuarsi specifiche indagini al fine di stabilire gli eventuali ulteriori interventi da porre in essere” e “ritenuta urgente ed improcrastinabile la prosecuzione dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica, pulizia ed inalbamento delle gallerie ricadenti nella tratta Taormina-Giardini”. Minaldi ha disposto che le lavorazioni vengano eseguite sia di giorno che di notte. Al momento, però, la ditta è ferma in quanto si aspettano gli esiti delle indagini con georadar eseguiti sulle gallerie, che dovrebbero essere consegnati domani. Dunque giovedì scorso il Consorzio aveva già deciso che la situazione non sarebbe tornata alla normalità ma non ha informato l'utenza e neanche la stampa. E nemmeno i sindaci, che hanno ricevuto ieri l'ordinanza. Sui social si susseguono intanto le proteste degli automobilisti per le condizioni di A18 e A20: sul gruppo Facebook “A18 e A20 le autostrade siciliane della vergogna”, che conta 12mila utenti, si sta organizzando la protesta: “Stiamo costituendo un comitato – spiega il fondatore del gruppo Stefano Costantino – per andare dal prefetto e a Palermo a fare sentire la nostra voce”.