Domenica 22 Dicembre 2024
La gara d'appalto va definitivamente deserta. Affidata invece quella sul lato opposto


A18, l'area "Barracca Ovest" rimane abbandonata: nessuno si fa avanti per gestirla

di Andrea Rifatto | 23/08/2022 | ATTUALITÀ

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La struttura ormai distrutta

È definitivamente fallito il tentativo di far risorgere l’area di servizio “Barracca Ovest” a Santa Teresa di Riva, sull’autostrada A18 Messina-Catania. È infatti andata deserta la gara bandita lo scorso anno dal Consorzio per le autostrade siciliane per l’affidamento, in regime di subconcessione, della gestione dei servizi oil, ricarica elettrica e attività collaterali shop/C-Store/bar sottopensilina e il decreto di aggiudicazione definitiva ha sancito che l’autogrill, un tempo meta di tanti automobilisti, continuerà a rimanere una landa desolata in balia dei vandali. L’obiettivo era quello di rimettere in funzione l’autogrill e il distributore di carburante, chiusi nel 2015, e la stazione di servizio era stata inserita nella procedura da 164,3 milioni di euro che riguardava sei strutture sull’A18. “Barracca Ovest”, che occupa una superficie totale di 10.633 metri quadrati, con 4.240 metri quadrati di aree verdi, fabbricati che si estendono per 397 metri quadrati e 16 parcheggi, era stata mandata in appalto come Lotto 6 per l’importo di 6 milioni 690mila 522 euro, dato ricavato dal fatturato servizi oil/non oil dell’anno 2015, di cui 5 milioni 734mila 733 euro per i primi dodici anni e 955mila 788 euro per eventuali ulteriori due anni di rinnovo. Ma nessun operatore del settore si è fatto avanti, evidentemente ritenendo non conveniente l’operazione, e così la commissione di gara nominata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili non ha potuto far altro che prenderne atto. Il lotto 5, ossia la stazione “Barracca Est” attualmente aperta, era stato messo a gara per la cifra di 22 milioni 110mila 830 euro ed è stato invece aggiudicato alla “Kuwait Petroleum Italia” per un valore stimato della concessione di 18 milioni 952mila 140 euro per i primi dodici anni e 3 milioni 158mila 690 euro per eventuali ulteriori due anni di rinnovo, come stabilito dal decreto di aggiudicazione firmato dal dirigente dell’Area Tecnica e di Esercizio del Cas, l’ingegnere Dario Costantino. 

Così quello che un tempo era punto di riferimento per quanti percorrono l’A18 in direzione Catania, visto che è l’unica stazione di servizio tra Messina e Taormina per chi arriva in Sicilia, continuerà a rimanere chiuso. E continuano a susseguirsi, di conseguenza, gli assalti dei teppisti, che hanno ormai mandato in frantumi tutti i vetri sul perimetro esterno della struttura, distrutto i bagni, divelto i controsoffitti, gli impianti e le attrezzature all’interno, mentre l’area esterna è avvolta da erbacce e cumuli di rifiuti e le recinzioni perimetrali e i cancelli sono spariti e chiunque può accedervi. La chiusura del maggio 2015, per volontà della società Autogrill, ha portato al licenziamento o alla collocazione in altre sedi fuori dalla Sicilia di otto dipendenti, mentre altre sei unità trovavano impiego nel distributore di carburante Tamoil, la cui attività si fermò poco prima. Resta dunque sulla carta l’idea di realizzare un’area di servizio concettualmente nuova, un luogo di maggiore accoglienza per i viaggiatori, sicuro ed efficiente, con una gamma di attività di ristoro più ampia, servizi collaterali, di assistenza e commerciali più estesi.


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