Giovedì 21 Novembre 2024
Contributo per aver ospitato i richiedenti il permesso di protezione temporanea


Accoglienza dei profughi ucraini in fuga, fondi dal Governo a sei Comuni jonici

di Andrea Rifatto | 18/01/2024 | ATTUALITÀ

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L'arrivo nel 2022 a Furci Siculo

Nella primavera di due anni fa hanno accolto i profughi sfuggiti alla guerra in Ucraina, garantendo loro una sistemazione e aiutandoli ad integrarsi nelle comunità locali. Adesso il Governo ha erogato un contributo per coprire le spese sostenute. Con decreto del capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, infatti, sono stati distribuiti i 40 milioni di euro a titolo di contributo forfettario una tantum per il rafforzamento, in via temporanea, dell'offerta di servizi sociali da parte dei Comuni che hanno ospitato un significativo numero di persone richiedenti il permesso di protezione temporanea. Tra questi anche sei centri della zona jonica, che ricevono complessivamente 42mila 255 euro.

Il contributo più alto va al Comune di Giardini Naxos, che riceve 21mila 721 euro per aver accolto 55 richiedenti protezione temporanea; seguono Letojanni con 10mila 663 euro (27 persone), Roccalumera con 3mila 159 euro (8), Antillo con 3mila 159 euro (8), Furci Siculo con 2mila 369 euro (6) e Francavilla di Sicilia che riceve 1.184 euro per aver ospitato tre ucraini. L’attribuzione del contributo è avvenuta ai sensi Decreto Legge 16 del 2 marzo 2023 (Disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina), che ha stabilito le modalità di erogazione delle risorse. In quelle settimane in cui è esplosa la guerra la catena della solidarietà si è attivata in tutto il comprensorio e all’arrivo dei profughi si è messa in modo la macchina dell’accoglienza, che ha visto in campo Comuni, Parrocchie e associazioni di volontariato, oltre che semplici cittadini, che si sono prodigati per mettere in sicurezza gli ucraini in fuga, soprattutto le donne e i bambini, e garantire una permanenza tranquilla, anche grazie a raccolte fondi tra le popolazioni locali.


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